Turetta: "Sentivo di aver perso per sempre la possibilita' di un rapporto"

Turetta: Sentivo di aver perso per sempre la possibilita' di un rapporto
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"In quel momento sentivo di aver perso per sempre la possibilita' di tornare insieme a Giulia, il fatto che lei aprisse a questo. Mi preoccupava il fatto di perderla, non sentirla mai piu', non volevo perderla. In quel momento ho percepito questo: di perdere la possibilita' di un rapporto". Cosi' Filippo Turetta che piange in aula, durante la seconda udienza del processo per omicidio di Giulia Cecchettin, e spiega il motivo dell'omicidio rispondendo all'avvocato di parte civile Nicodemo Gentile. (Tiscali Notizie)

Su altri giornali

alberto zorzi / CorriereTv Il padre di Giulia Cecchettin: «Il dolore più grande? Sapere cosa ha attraversato mia figlia» (Corriere della Sera)

Filippo Turetta, imputato per il femminicidio della sua ex fidanzata Giulia Cecchettin, ha ammesso davanti alla Corte d’Assise di Venezia di aver pianificato l’omicidio, confermando la premeditazione e una "lista di cose da fare" con la quale aveva tentato di coprire le tracce. (La Nuova Venezia)

Così il professor Giovanni Caruso, difensore di Turetta, commenta con l'Ansa il processo che vede il giovane imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin. E' una possibilità». (ilmessaggero.it)

Turetta, il memoriale: «Ecco il momento in cui decisi di uccidere Giulia». Nelle pagine per nominarla scrive "Lei"

Ergastolo. É ciò che ha chiesto lo zio di Giulia Cecchettin, Andrea Camerotto, ed è ciò che vorrebbe evitare per il suo cliente Giovanni Caruso, il legale difensore di Filippo Turetta. (ilgazzettino.it)

E, come in tutte le storie, si deve partire dall’inizio, dai primi indizi di una storia che, purtroppo, appariva già drammaticamente scritta. (ilgazzettino.it)

Filippo Turetta: mostro o “uomo banale”, da cui scaturisce la famigerata “banalità del male”? Leggendo a fondo il memoriale scritto di suo pugno in cella, in questi mesi, non si può non rimanere colpiti da frasi come “il nostro destino era di stare per sempre insieme”, “non vedevo un futuro senza di lei”; ma sono altri, più nascosti, i segnali del disagio che ha condotto al femminicidio. (ilgazzettino.it)