Olimpiadi Parigi 2024, polemica per le parole del politico Portès: "Gli israeliani non sono i benvenuti". Le reazioni

Olimpiadi Parigi 2024, polemica per le parole del politico Portès: Gli israeliani non sono i benvenuti. Le reazioni
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Sarà la Corte Arbitrale dello Sport (CAS) a decidere sull’eventuale assegnazione di una quota universale nel nuoto per le Isole Cook, che ne avevano fatto richiesta nella specialità dei 100 metri stile libero maschili per Wesley Tikiariki Roberts. Le quote universali vengono distribuite per permettere a tutte le Nazioni di prendere parte ai Giochi Olimpici da parte della Commissione Tripartita, composta da rappresentanti del Comitato Olimpico Internazionale, dell’Associazione dei Comitati Olimpici Nazionali e dell’Associazione delle Federazioni Olimpiche Internazionali Estive. (OA Sport)

La notizia riportata su altre testate

Abodi ha parlato anche della decisione del Cio, difesa da Macron, di far partecipare gli atleti israeliani con bandiera e inno. "Abbiamo tanta fiducia nei confronti del sistema di sicurezza francese che sarà un piacere stare sulla stessa barca con Israele", nella cerimonia d'apertura di Parigi 2024, venerdì sera. (la Repubblica)

ai Giochi Olimpici'' di Paris 2024 e non dovrebbero avere né presidente francese, Emmanuel Macron, dopo le controverse (Tuttosport)

"Se c'è timore perché Italia e Israele sono sulla stessa barca durante la cerimonia inaugurale dei Giochi? Abbiamo tanta fiducia nei confronti del sistema di sicurezza francese e comunque del sistema di sicurezza che è frutto della cooperazione internazionale che sarà un piacere stare sulla stessa barca, perchè stiamo sulla stessa barca". (Civonline)

Parigi -3: Macron, gli atleti israeliani sono benvenuti

Parigi 2024, polizia e controlli per l'arrivo degli atleti israeliani 23 luglio 2024 (Il Sole 24 ORE)

A Parigi la gauche radicale guidata da Jean-Luc Mélenchon si prepara alla crociata antiisraeliana ai Giochi Olimpici. Antifà, pro Palestina e, neanche a dirlo, orgogliosamente antisemiti. (Secolo d'Italia)

È un provvedimento che le autorità di Israele avevano preso già in occasione delle Olimpiadi di Londra e di Rio de Janeiro e che a loro è sembrato tanto più necessario in questo momento estremamente delicato a causa del conflitto a Gaza, dei precedenti di terrorismo islamista in territorio francese e di certe pulsioni antisioniste che albergano nelle banlieu della grande immigrazione. (Inside Over)