Autonomia, governo boccia la mozione: le opposizioni protestano con bandiere tricolori e inno

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Today.it INTERNO

Il governo tira dritto sull’Autonomia differenziata nonostante la sentenza sulla riforma espressa dalla Corte costituzionale. L'Aula della Camera ha respinto la mozione unitaria delle opposizioni con 155 no e 124 sì, 2 gli astenuti. La mozione impegnava il governo a sospendere con immediatezza le intese e i negoziati con le Regioni, e "a non procedere alla stipula di alcuna intesa". Dopo il voto si è scatenata la bagarre in Aula. (Today.it)

La notizia riportata su altri media

Dal governo era stato espresso parere contrario. L’Aula della Camera ha infatti respinto la mozione unitaria delle opposizioni che chiedeva lo stop all’iter dell’Autonomia e la ridefinizione dei Lep dopo la decisione della Corte Costituzionale: 155 i voti contrari, 124 quelli favorevoli. (LA NOTIZIA)

Certo, sa che deve fare i conti con la Corte Costituzionale. "Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dà suggerimenti, sono contento. (Italia Oggi)

I deputati del centrosinistra hanno esposto dai loro banchi le bandiere dell'Italia e con il Tricolore in mano hanno intonato l'Inno di Mameli. L'azzurro Giorgio Mulè, che presiedeva la seduta, ha invitato tutti all'ordine ''esprimendo rispetto però per la bandiera''. (Adnkronos)

Autonomia, Camera boccia mozione opposizioni: scatta la protesta, esposti Tricolori - Video

Infatti il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha espresso nell’Aula della Camera parere negativo sulla mozione unitaria presentata dalle opposizioni sul disegno di legge per l’Autonomia differenziata. (Liberoquotidiano.it)

Dopo la parziale bocciatura della Consulta, il ministro per gli Affari regionali detta la linea: «Non ci fermiamo. Ne ho viste di peggio, qui si tratta di sette punti» (Open)

È stata l'opposizione a chiedere l'esame costituzionale dell'autonomia, quindi se ora applichiamo i suggerimenti costituzionali, nessuno deve più rompere più", ha detto in merito alla recente sentenza della Consulta. (Italia Oggi)