Sono stati ormai demoliti i pilastri dello «spacca-Italia» Il centrodestra rifletta
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La sentenza della Corte Costituzionale sulla legge in tema di autonomia differenziata ha provocato reazioni diverse nel centrodestra. Da un lato, abbiamo apprezzato interventi che mal celavano una certa soddisfazione, quasi un sospiro di sollievo, perché alla fine ci ha pensato la Consulta a censurare ciò che in tanti, nella maggioranza, non hanno avuto il coraggio di contestare. Dall’altro, abbiamo osservato l’insofferenza trionfante di certi protagonisti settentrionali, tra cui Zaia, il Presidente lombardo Fontana e lo stesso promotore della legge, il ministro Calderoli, i quali, pur di non ammettere la sconfitta sul campo, si sono detti vincitori perché «l’autonomia si può fare». (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La notizia riportata su altri media
La notizia dell’intervenuta decisione, da parte della Corte Costituzionale, delle questioni di costituzionalità promosse da alcune Regioni italiane avverso la l. n. 86 del 2024 avente ad oggetto, come noto, le “disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”, ha avuto, come prevedibile, notevole risalto. (L'HuffPost)
Che sull’autonomia differenziata ci sia stata una vittoria da parte delle Regioni che si opponevano (Puglia, Campania, Toscana, Sardegna) è più certo del Natale il prossimo 25 dicembre. Tanto per cominciare, non si è verificato una volta che una decisione della Corte Costituzionale sia stata ignorata alla grande dai governi che dovevano rispettarla. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Calderoli: "I negoziati proseguiranno". Protesta in Aula con i deputati che sventolano il tricolore (LAPRESSE)
Epperò la partita non è chiusa qui vista la seria prospettiva che gli italiani siano comunque chiamati a esprimersi con … Perché sarà pur vero che, sotto sotto, Giorgia Meloni se la ride dopo la pronuncia della Corte costituzionale sull’autonomia differenziata che ha piallato i disegni della Lega. (Il Fatto Quotidiano)
– Dopo il voto dell’aula che ha bocciato la mozione unitaria delle opposizioni sull’autonomia differenziata i deputati promotori hanno mostrato le bandiere tricolori e intonato l’inno di Mameli. Il vicepresidente Giorgio Mulè ha invitato tutti alla calma e chiesto agli assistenti di “piegare dolcemente le bandiera rispettandone la sacralità”. (Agenzia askanews)
La norma, su cui la Lega aveva puntato moltissimo, è stata in parte bocciata dalla Corte costituzionale, e adesso andrà cambiata in alcuni punti. In attesa di sapere se questo farà saltare il referendum, l'esecutivo ha iniziato a pensare come intervenire - e potrebbe volerci parecchio tempo. (Fanpage.it)