Alla democrazia serve una buona politica costituzionale
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L’“anno delle elezioni” – dall’India all’Europa, dal Giappone agli Stati Uniti – non ha rafforzato la democrazia. È sempre più diffusa la spinta verso forme di potere concentrato e semplificato, ancora più forte, ovviamente, dove le elezioni non ci sono o costituiscono una mera formalità. Verso un potere di tipo “primordiale”, verrebbe da dire, esplicitamente allergico a obblighi, limiti, regole. È noto che secondo San Paolo ogni autorità viene da Dio e tale principio è stato usato nei secoli a giustificazione di tante forme di autoritarismo (Avvenire)
Ne parlano anche altri media
Che sull’autonomia differenziata ci sia stata una vittoria da parte delle Regioni che si opponevano (Puglia, Campania, Toscana, Sardegna) è più certo del Natale il prossimo 25 dicembre. Tanto per cominciare, non si è verificato una volta che una decisione della Corte Costituzionale sia stata ignorata alla grande dai governi che dovevano rispettarla. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Lo scorso 20 settembre, su iniziativa di Ignazio Rucci e Mauro Petrucci, già sindaci di Ripa Teatina, insieme ad altri ex amministratori dei Comuni della Val di Foro, si era tenuto un incontro pubblico presso la sala civica del municipio di Ripa Teatina per discutere della nuova legge sull’autonomia differenziata (Legge n. (ChietiToday)
È la grande domanda che agita gli schieramenti all’indomani dello stop (parziale) della Consulta sull’autonomia differenziata. Che succede, ora, con il referendum? La consultazione sulla riforma targata Roberto Calderoli era stata lanciata prima dell’estate da partiti e associazioni di centrosinistra. (ilmessaggero.it)
Da un lato, abbiamo apprezzato interventi che mal celavano una certa soddisfazione, quasi un sospiro di sollievo, perché alla fine ci ha pensato la Consulta a censurare ciò che in tanti, nella maggioranza, non hanno avuto il coraggio di contestare. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
La notizia dell’intervenuta decisione, da parte della Corte Costituzionale, delle questioni di costituzionalità promosse da alcune Regioni italiane avverso la l. n. 86 del 2024 avente ad oggetto, come noto, le “disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario”, ha avuto, come prevedibile, notevole risalto. (L'HuffPost)
Il vicepresidente Giorgio Mulè ha invitato tutti alla calma e chiesto agli assistenti di “piegare dolcemente le bandiera rispettandone la sacralità”.La Camera ha respinto la mozione unitaria delle opposizioni sull’autonomia differenziata con 155 no e 124 sì, due gli astenuti – Dopo il voto dell’aula che ha bocciato la mozione unitaria delle opposizioni sull’autonomia differenziata i deputati promotori hanno mostrato le bandiere tricolori e intonato l’inno di Mameli. (Agenzia askanews)