Media, “Israele pronto ad accordo con il Libano”: ecco cosa prevede. Le notizie in diretta
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Dunque, la bozza prevederebbe il ritiro delle forze di Hezbollah dalle zone a ridosso della frontiera e delle truppe israeliane dal sud del Libano e una serie di negoziati per stabilire il confine terrestre. Inoltre, dovrebbe essere stabilito un meccanismo internazionale, probabilmente guidato dagli Stati Uniti, per monitorare l’attività dei miliziani. Haaretz sottolinea che tuttavia, al momento, manca un’approvazione definitiva. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri giornali
Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan che l'accordo per la tregua in Libano «è chiuso». Secondo l'emittente il primo ministro Benyamin Netanyahu sta ora studiando come spiegarlo all'opinione pubblica. (La Stampa)
La proposta si è delineata in 3 fasi: prima la tregua con ritiro di Hezbollah a nord del fiume Litani; poi ritiro completo delle truppe israeliane dal Libano meridionale; infine i negoziati sulla demarcazione del loro confine. (Il Giornale d'Italia)
Dopo oltre un anno di guerra in Medio Oriente, la pace sembra ancora lontana. A far sperare in un cambio di passo che avvicinasse la fine delle ostilità, erano state alcuni articoli dei media israeliani secondo cui il primo ministro, Benjamin Netanyahu, avrebbe accettato “in linea di principio” la proposta di cessate il fuoco con Hezbollah in Libano avanzata dagli Stati Uniti di Joe Biden. (LA NOTIZIA)
La notizia, anticipata da media israeliani, ha segnalato una potenziale riduzione delle tensioni in Medioriente, alimentando vendite sui cosiddetti beni rifugio, anche se è stata in parte compensata dall'escalation di tensioni fra Russia ed Ucraina, sin dalla scorsa settimana. (QuiFinanza)
La svolta che ha portato all’accordo si è consumata a metà novembre, in un drammatico incontro a Beirut tra Ali Larijani, consigliere della Guida Suprema dell’Iran Ali Khamenei, e l’unico leader rimasto a Hezbollah dopo le ripetute decapitazioni mirate israeliane, il suo segretario generale Naim Qassem. (ilmessaggero.it)
L’obiettivo è quello di presentare la tregua non come un “compromesso”, ma come vantaggiosa per Israele, riferisce Kan. (il Giornale)