La Russia ha perso la Siria per la crisi economica che la affligge
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La velocità con cui i ribelli capeggiati da Mohammed al-Jolani hanno conquistato la Siria e sbriciolato il regime degli Assad dopo 54 anni spiega più che le vulnerabilità (note) di Damasco, la crisi della Russia. Il Paese era da decenni nei fatti un protettorato iraniano e sotto la tutela di Mosca. Tant’è che l’ormai deposto dittatore Bashir al-Assad ha ottenuto insieme ai familiari più stretti asilo politico proprio da Vladimir Putin (InvestireOggi.it)
Ne parlano anche altri giornali
(di Filippo Del Monte ) Nel 2015 la Russia di Putin intervenne direttamente nella guerra civile siriana, sostenendo Assad. L'anno successivo, Damasco concesse ai russi l'utilizzo gratuito per 49 anni del porto di Tartus, lungo la costa meridionale siriana. (Difesa Online)
Red – (Notizie Geopolitiche)
Secondo molti osservatori, anche interni alla Russia, è stata la guerra in Ucraina a indebolire la presenza in Siria (Sky Tg24 )
Tuttavia, un incontro tra Putin e il deposto presidente siriano non è in programma, secondo quanto riferito da Ria Novosti. Peskov ha dichiarato: «Non esiste un incontro del genere nel programma ufficiale del presidente. (Gazzetta del Sud)
A legare le due crisi in uno scenario di instabilità, che è comunque oramai globale, non è solo il ruolo di Mosca. Il tycoon intanto è sicuro: "Zelensky vuole la pace, Putin ha perso" (Adnkronos)
Di Stefano Maciocchi Il leader di HTS ha rassicurato (a parole) Putin sul mantenimento delle sue basi militari in Siria ma agli occhi del mondo gli accadimenti degli ultimi giorni risuonano come un pesante ridimensionamento russo in questa area. (Il Fatto Quotidiano)