Consegnati i centri in Albania: in pochi giorni l'arrivo dei primi migranti

Consegnati i centri in Albania: in pochi giorni l'arrivo dei primi migranti
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Approfondimenti:
il Giornale INTERNO

Come aveva annuncito alcune settimane fa il governo, i centri per migranti in Albania sono terminati. A quanto si apprende da fonti dell'esecutivo, il sito di Gjader è stato consegnato ieri per i collaudi, mentre l'hot spot di Schengjin era già pronto. I due centri saranno operativi già dalla prossima settimana, quando inizieranno ad arrivare anche i primi migranti. Tutti gli occhi dell'Europa sono puntati sul progetto italiano, da molti considerato come un modello valido da copiare per tutta l'Unione europea per provare a risolvere il problema dei migranti irregolari, di cui tutti i Paesi ormai si lamentano. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nelle prossime settimane, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sono attesi in Albania per il taglio del nastro dei nuovi hotspot di Shengjin e del centro di detenzione e rimpatrio (Cpr) di Gjader. (Stranieri in Italia)

Nel giro di una settimana - al termine dei collaudi - le strutture apriranno e potranno accogliere le prime persone da sottoporre alle procedure accelerate di frontiera. A quanto si apprende, il sito di Gjader - quello di prima accoglienza al porto di Schengjin era già pronto - è stato consegnato ieri per i collaudi: c'è un centro per il trattenimento di richiedenti asilo (880 posti), un Cpr (144 posti) ed un penitenziario (20 posti). (ilmessaggero.it)

I lavori al centro di Gjader – una spianata recintata da un muro e dotata di container sovrapposti – sono ancora in corso, mentre quello a Shengjin sarebbe pronto. (Il Dubbio)

Migranti in Albania, la Corte europea censura i piani dell’Italia. Cosa dice la sentenza Ue e perché è un problema per il governo

La sorte del protocollo siglato tra Giorgia Meloni e il premier albanese Edi Rama si complica ancora, stavolta al limite del paradosso. (Il Fatto Quotidiano)

I centri in Albania sono pronti, o almeno pronti per quel che è sufficiente ad accogliere il primo gruppo di migranti soccorsi nel Mediterraneo da mezzi militari italiani e destinati, secondo le intenzioni del governo, a un rimpatrio rapido dopo aver atteso, da reclusi, la probabile bocciatura alla loro richiesta di asilo. (la Repubblica)

Una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea rischia di mandare all’aria il piano dell’Italia, quello che intende portare in Albania i migranti intercettati nel Mediterraneo per sottoporli alle cosiddette procedure accelerate in frontiera per l’esame delle domande d’asilo. (Il Fatto Quotidiano)