Israele afferma di aver ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar

Israele afferma di aver ucciso il leader di Hamas Yahya Sinwar
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Contropiano ESTERI

Il leader di Hamas Yahya Sinwar potrebbe essere stato ucciso in un attacco israeliano a Gaza. A comunicarlo sono le Forze armate israeliane precisando che stanno ancora verificando la circostanza. Al momento, affermano l’esercito e i servizi di sicurezza di Tel Aviv, non è possibile confermare l’identità di tre palestinesi uccisi oggi. Successivamente, un alto funzionario israeliano ha detto ai media che l’attuale valutazione è che vi sia “un’alta probabilità” che il palestinese ucciso sia Yahya Sinwar”. (Contropiano)

Ne parlano anche altri media

Da un anno e dieci giorni Israele aspettava una foto: l’immagine della vittoria, quella che avrebbe permesso allo Stato ebraico di dire che l’orrore del 7 ottobre era stato punito, che rispondesse al desiderio di rivalsa – o di vendetta – in cui buona parte del Paese vive da allora: ora quella foto sembra essere arrivata. (la Repubblica)

La definisco una «vittoria» per il semplice fatto che ha cessato di esistere il regista di un massacro, colui che orchestrò la mattanza di civili ebrei inermi, gli stupri, i rapimenti del 7 ottobre 2023. (Corriere della Sera)

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha confermato ufficialmente la morte di Yahya Sinwar: "Il grande assassino Yahya Sinwar, responsabile del massacro e delle atrocità del 7 ottobre, è stato eliminato dai soldati dell'Idf", ha dichiarato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Chi è Sinwar, il capo di Hamas: il piano segreto del 7 ottobre, i soldi, l'ebraico imparato in carcere

Per mesi si sono rincorse voci sul suo nascondiglio: in un bunker sotto l'ospedale di al-Shifa, a Gaza City, secondo molti. Era da anni l'obiettivo numero uno dell'esercito israeliano. (ilmessaggero.it)

Se il 7 ottobre 2023 fu l'equivalente per Israele di quello che era stato l'11 settembre 2001 per gli americani, allora l'uccisione di Sinwar, il capo militare di Hamas, è l'equivalente di quella che fu l'eliminazione di Osama bin Laden, il grande capo di al-Qaeda, colui che aveva ordito appunto gli attacchi dell'11 settembre 2001. (Corriere TV)

Le 315 pagine del romanzo che aveva scritto nella cella israeliana erano state portate fuori a piccoli pacchi nascosti dagli altri detenuti. Anche per riuscire a pubblicare «La spina e il garofano» Yahya Sinwar aveva imposto il sistema a cellule ristrette, dove in pochi sapevano quale fosse il disegno generale del capo fondamentalista. (Corriere della Sera)