Tregua in Libano regge nonostante gli scontri. Media: “Dai soldati israeliani abusi a Hebron”
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– Vacilla, ma regge, la tregua tra Israele e Libano. Un cessate il fuoco che prosegue dal 27 novembre, almeno sulla carta, nonostante nove persone siano state uccise ieri negli attacchi di Tel Aviv contro villaggi nel sud del Libano. Gli Usa affermano che la tregua è stata mantenuta e che sono al vaglio le accuse di entrambi gli schieramenti. Washington avrebbe pressioni su Tel Aviv perché limitasse la risposta ai due colpi di mortaio sparati da Hezbollah (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Saar, ha negato di aver commesso illeciti, accusando Hezbollah di aver spostato le armi a sud del fiume Litani in spregio all’accordo. (RSI Radiotelevisione svizzera)
L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi ha annunciato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom, tra Israele e Gaza, a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. (Sky Tg24 )
. In particolare nel villaggio di Haris si contano 5 morti e 2 feriti, secondo un primo bilancio. (Il Messaggero Veneto)
L’Idf ha annunciato di aver colpito decine di obiettivi della milizia sciita, comprese «rampe di lancio e infrastrutture terroristiche». La tregua tra Israele ed Hezbollah vacilla, ma al momento tiene nonostante nove persone siano state uccise ieri negli attacchi israeliani contro villaggi nel sud del Libano (Italia Oggi)
Che quella cominciata mercoledì scorso fosse una tregua precaria si era capito fin dall’inizio. (il manifesto)
Ma non c'è dubbio sul fatto che Tel Aviv si stia sforzando attivamente, dalle ore successive all'annuncio nella giornata del 26 novembre, per farlo apparire tale solo a parole. Il cessate il fuoco in Libano esiste solo sulla carta. (Inside Over)