Case auto giapponesi: con elezione Trump al via revisione dei siti produttivi in Messico
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Dopo la vittoria di Trump nelle elezioni presidenziali Usa, aumenta la preoccupazione tra le principali case automobilistiche giapponesi, già impegnate in una revisione dei propri impianti a causa dei possibili cambiamenti delle politiche economiche di Washington. Molti costruttori auto nipponici hanno creato basi produttive in Messico e da lì esportano le loro auto negli Usa, racconta il giornale online Yomiuri Shimbun, ma secondo gli analisti, Trump - il cui obiettivo è riportare l'industria manifatturiera negli Stati Uniti, ha lasciato intendere che a tutti i veicoli prodotti in Messico verrà imposta una tariffa del 200%. (Il Messaggero - Motori)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il primo ha natura economica ed è l’onda lunga dell’effetto della combinazione di progresso tecnologico e globalizzazione. Con la globalizzazione i mercati del lavoro e del prodotto sono diventati da locali globali, mentre il progresso tecnologico, che ha accelerato il passo con l’intelligenza artificiale, ha aumentato le distanze tra i lavoratori ad alta e a bassa qualifica. (Avvenire)
Il controverso ex numero uno della Casa Bianca, ora rieletto dopo l’amministrazione Biden, in passato aveva puntato il dito sulle auto elettriche, con affermazioni forti, del tipo: “I sostenitori delle auto elettriche dovrebbero marcire all'inferno”. (il Giornale)
Il costo della vita e la mancanza di accesso agli alloggi sono stati tra i temi caldi dell'ultima campagna elettorale statunitense. (idealista.it/news)
‘‘Per me la parola più bella nel dizionario è dazio’’. Trump ha vinto nettamente per tanti motivi, tra questi c’è sicuramente la capacità di andare dritto al cuore (e alla pancia) dell’elettore con parole eccessive, dissacranti, al limite quasi della denuncia. (L'HuffPost)
Ne parla, a Today.it, Lucio Miranda, presidente di ExportUsa, una società leader nella consulenza alle imprese che guida le imprese italiane che vogliono esportare negli Stati Uniti. Durante la campagna elettorale che lo ha portato al trionfo e all'agognato ritorno alla Casa Bianca, Donald Trump ha promesso ai cittadini americani che avrebbe aumentato di almeno il 10 per cento i dazi sui prodotti importati dalla Cina e dall'Europa. (Today.it)