Trump torna alla Casa Bianca. Coldiretti: “Ora l’Ue rafforzi il suo bilancio agricolo”
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“Con l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, l’Unione Europea deve rafforzare il suo bilancio agricolo, gravemente carente rispetto al Farm Bill, il programma di aiuti per gli agricoltori americani, che il neo-presidente prevede di potenziare con una serie di misure fiscali e incentivi per rafforzare la produzione alimentare statunitense e incrementare la presenza sui mercati esteri”. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare le elezioni Usa che hanno visto la vittoria del candidato repubblicano (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Su altre fonti
Con l'elezione di Donald Trump sul settore incombe un ulteriore rischio rappresentato dai dazi, con le auto tedesche, in particolare Porsche e Mercedes, che saranno maggiormente penalizzate. Non c'é pace per l'automotive europea, alle prese con una crisi che mette a dura prova produzioni e posti di lavoro. (Il Messaggero - Motori)
Donald Trump è il 47esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Una notizia che ha fatto, nel giro di pochi istanti, il giro del web, e che ha avuto ripercussioni in diversi settori, tra cui quello automotive. (il Giornale)
E dobbiamo farlo velocemente». Impossibile prevedere le mosse del presidente eletto. (Corriere della Sera)
Lo ha ripetuto in campagna elettorale Donald Trump che vuole interventire rapidamente, appena avrà messo piede alla Casa Bianca, sulle regole delle importazioni : contro la Cina e l’Europa, contro le imprese americane che delocalizzano in Asia o producono in Messico. (Il Sole 24 ORE)
«L'elezione di Trump, vista la sua minaccia di imporre dazi sulle importazioni, potrebbe avere qualche effetto negativo sull'economia europea, e in parte anche italiana, ma non credo possa danneggiare più di tanto l'export della Campania e delle regioni meridionali, che si basano soprattutto su prodotti ad alto valore aggiunto o del comparto agroalimentare, che non dovrebbero entrare nel mirino dell'amministrazione statunitense». (ilmattino.it)
Smartphone più cari del 26%, i computer del 50%, le console del 40%. Il «tycoon» ha infatti condotto una campagna elettorale particolarmente rivolta ai dazi da imporre alle importazioni di prodotti dalle nazioni estere: dal 10 al 20% per qualsiasi paese del mondo (e per questo trema anche l'Italia, soprattutto per l'agroalimentare), del 60% per le importazioni dalla Cina. (Corriere della Sera)