Grillo torna a martellare. Il post è criptico, ma il riferimento a Conte sembra evidente: "Basta pifferai, decidiamo da soli il nostro destino"

Grillo torna a martellare. Il post è criptico, ma il riferimento a Conte sembra evidente: Basta pifferai, decidiamo da soli il nostro destino

È "dalla coscienza di ciò che sono gli Altri, e dunque ciò che siamo noi, che dovremmo fondare le nostre regole. Siamo i pazzi che ci hanno provato per davvero, al punto da invocare la nostra fine una volta finito il lavoro". A scriverlo è Beppe Grillo nell'ultimo post sul suo blog, poi rilanciato sui canali social. Un messaggio con cui il co-fondatore dei cinque stelle sembra tornare all'attacco con chi nel Movimento chiede di abolire il vincolo dei due mandati per gli eletti e sopratutto con Giuseppe Conte, anche se in modo indiretto. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri giornali

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Alla fine il commento pubblico di Beppe Grillo arriva con un'autointervista pubblicata sul Blog. Come ai vecchi tempi, il sito del comico detta la linea. E infiamma i malumori tra i parlamentari. Il fondatore torna ad attaccare l'avvocato. (il Giornale)

L’auto-intervista è l’espediente letterario per i timidi e i disillusi inferociti. Rientra nella categoria Beppe Grillo, in risposta all’inedito cazziatone fattogli da Giuseppe Conte. «Il destino del Movimento non è nelle sue mani» ha affermato l’affondato elettorale al fondatore (ché tra l’altro, è un’affermazione giuridicamente sbagliata, perché l’Elevato non solo possiede la gestione di simbolo e nome, ma il Movimento stesso). (Liberoquotidiano.it)

M5S, il nuovo affondo di Grillo: «C'è chi tiene famiglia e chi ha vinto la lotteria delle elezioni»

Vi racconto le nuove gag a 5 stelle di Beppe Grillo e Giuseppe Conte (Start Magazine)

Rompe gli indugi o, se si preferisce, getta la maschera Beppe Grillo. E va allo scontro aperto con l’attuale leader del M5S, Giuseppe Conte. E lo fa nel modo che gli è più congeniale e irriverente. Con una lunga auto-intervista sul suo blog. (LA NOTIZIA)

«Chi sono gli Altri? Persone come me. Dunque anche loro sono odiosissimi e cattivissimi? Eh no, questa volta non ci casco: voglio pensare che siano persone ferite, fragili, tormentate e bisognose», scrive Grillo. (Corriere della Sera)