Danzare sul disordine globale

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il Giornale ESTERI

Da quando Trump ha vinto la corsa alla Casa Bianca, il mondo ha vissuto molti terremoti. Biden, assistendo da presidente allo scorrere della propria clessidra, ha autorizzato l'utilizzo di missili americani dall'Ucraina alla Russia. Putin ha risposto modificando la propria dottrina militare, aprendo così allo spettro nucleare. Ha reclutato poi soldati nordcoreani, con Pechino sempre socio occulto di Pyongyang, oltre a truppe yemenite tramite gli Houthi. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nonostante il mondo in ebollizione, una calma irreale aleggia nella transizione fra Biden e Trump. Tempo utile per continuare a riflettere sulle cause della sconfitta elettorale del Partito democratico, sintomo della fine di un'epoca e di un aspetto dell'America in crisi. (Limes)

Comunque sia, va bene così, un paese come l’Italia (e le sue classi dirigenti in specifico) è bene prendano coscienza della portata della fase storica in cui viviamo. (ilmessaggero.it)

Durante il suo primo mandato, Trump ha dimostrato scarso interesse per l’Africa, e molti critici lo accusarono di aver tagliato finanziamenti e trattato i paesi del continente come partner di serie B, arrivando a definirne alcuni come shithole countries, «paesi di merda». (il manifesto)

La politica di Donald Trump rischia di spaccare l'Europa

«It’s the economy, stupid!» La leggenda narra che fu James Carville, stratega elettorale di Bill Clinton, a fare affiggere questo richiamo nei locali dello staff che organizzava la campagna presidenziale. (Corriere della Sera)

Nella sua prima conferenza stampa dopo le elezioni , il presidente eletto Donald Trump ha citato dati smentiti che collegano vaccini e autismo, ha promesso di tagliare le tasse e riprendere la costruzione del muro di confine e ha accusato l'amministrazione Biden di nascondere la verità sui recenti avvistamenti di droni. (Ottopagine)

Gli investitori si chiedevano se la Francia non fosse sul punto di sprofondare in una temuta crisi del debito sovrano. La principale caratteristica dei politici di successo è quella di saper modificare i loro programmi. (Corriere della Sera)