IL LABOUR VINCE, MA NON è CERTO UN TRIONFO!

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GLI STATI GENERALI ESTERI

Ci risiamo. In attesa dei risultati francesi, i commentatori, i giornalisti, gli analisti elettorali paiono preda di infatuazioni massimaliste, quasi apodittiche. Non è passato che qualche giorno dall’enfatizzazione della massiccia avanzata delle destre nei risultati europei (e francesi) che, all’indomani delle elezioni britanniche, si glorifica la straordinaria performance del Labour di Starmer. Entrambe le percezioni sono tutto sommato fuorvianti, o quanto meno parziali. (GLI STATI GENERALI)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Vogliamo essere giudicati dai fatti, non dalle parole»: così il nuovo premier britannico Keir Starmer nella sua prima conferenza stampa. Starmer ha parlato della necessità di «attuare il cambiamento da parte di un Labour che è cambiato» a partire da un piano per il rilancio della «crescita dell’economia». (Avvenire)

Se vi venisse voglia di chiedervi come sia possibile che un fine intellettuale, un artista eccellente, uno scrittore, un regista di talento precipiti così facilmente nella più piatta grossolanità, nella rozzezza da bar, in un analfabetismo irrimediabile tutte le volte che si addentra nel giudizio politico, la risposta sarebbe: non avrete nulla di cui stupirvi, il Novecento è stato pieno di fini intellettuali che sono diventati dozzinali e servili propagandisti dei totalitarismi. (L'HuffPost)

"Come deterrente non è mai servito" ha detto Starmer. (ilmessaggero.it)

Le mani sul Regno. Rianimare l’economia? L’idea dei laburisti di Starmer è l’edilizia. “Fino a un milione e mezzo di case in 5 anni”

Va avanti ormai da giorni il ritorno sulla presunta “lezione inglese”. Le analisi si sprecano, anche se in realtà manca un approfondimento sulla legge elettorale. (Nicola Porro)

Il portavoce di Putin Dmitri Peskov ha dichiarato che la Russia risponderà alla decisione del premier Starmer di confermare la libertà dell'Ucraina di attaccare il territorio della Federazione con armi britanniche (il Giornale)

A poche ore dalla vittoria a valanga dei laburisti, in piedi di fronte al leggio montato con agitazione davanti alla celebre porta nera del 10 di Downing street, il leader Keir Starmer esordiva nel suo ruolo di primo ministro promettendo: “Ricostruiremo opportunità per il Paese mattone su mattone“. (Il Fatto Quotidiano)