Processo telematico in tilt, il tribunale di Latina sospende l'app
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GIUSTIZIA Depositi di atti impossibili, avvocati non "autorizzati" dal sistema, firme digitali introvabili e sistemi bloccati. Il nuovo processo penale telematico è un flop anche a Latina dove si stanno registrando numerosi malfunzionamenti del sistema introdotto dal primo gennaio. Così il presidente, Antonio Masone, ha firmato un decreto che sospende il nuovo sistema App fino al 15 febbraio nella speranza che i malfunzionamenti possano essere risolti entro quella data. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
La "sospensione" dell’ applicativo App, la piattaforma del Ministero della Giustizia che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il "binario unico" telematico per il processo penale, si è resa necessaria dopo che sono stati rilevati problemi di mafunzionamento. (IL GIORNO)
La scritta “errore” evidenziata da un riquadro rosso la dice lunga sullo stato di salute del processo telematico a Roma, dove il presidente facente funzioni Lorenzo Pontecorvo ha alzato bandiera bianca ripristinando il “documento analogico” almeno nel primo mese dell’anno. (Repubblica Roma)
di Redazione “Senza le adeguate risorse finanziarie e umane, era inevitabile qualche difficoltà. Ci stiamo lavorando unitamente al Consiglio superiore della magistratura e alla Scuola superiore della magistratura”. (gnewsonline.it)
La Procura di Roma sospende l’App sul processo penale telematico. L’ufficio giudiziario più grande di Italia, dopo la decisione presa anche dal Tribunale che ha «evidenziato numerosi malfunzionamenti» dell’applicazione, ha invitato i magistrati a redigere gli atti «in forma di documenti analogici» e invita a «depositare – si legge nel provvedimento firmato dal procuratore capo Francesco Lo Voi – con modalità non telematiche atti, documenti, richieste e memorie» da oggi e fino al 31 gennaio. (Open)
Fascicoli del pm a disposizione dei giudici del dibattimento, che mai dovrebbero vederli. Atti scomparsi nell’etere, o chissà dove. (La Stampa)
Falsa partenza per il processo penale telematico. La presidente del tribunale di Napoli, Elisabetta Garzo, affiancata dalla vicaria Giovanna Ceppaluni, ha sospeso fino al 31 marzo il sistema App del ministero della Giustizia che avrebbe dovuto rendere obbligatorio il binario unico digitale degli atti introdotto dal governo a partire dall’inizio dell’anno. (La Repubblica)