Kamala Harris, l'attacco della Cnn a due giorni dal voto
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Carlo Nicolato 03 novembre 2024 Da uno Stato indeciso all’altro per cercare di convincere gli ultimi irriducibili dell’ultima ora. È così che i due candidati tenteranno di strappare la vittoria all’avversario, ben sapendo che la partita si gioca oramai sul singolo voto, ma anche sull’eventuale sparata o sull’improvvisa malaugurata gaffe. Ieri, sabato (la scorsa notte per noi), l’ex presidente Donald Trump ha tenuto i suoi comizi a Gastonia in North Carolina, poi a Salem in Virginia e quindi di ritorno in North Carolina a Greensboro (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Donald entrò nell’azienda di famiglia dopo essersi laureato alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, una delle migliori facoltà di economia degli Stati Uniti.2. Le origini Donald John Trump è nato il 14 giugno del 1946 nel Queens, sobborgo di New York, quarto di cinque figli. (Marie Claire)
Tio Hardiman sa il fatto suo quando cammina per le strade di South Side Chicago, una delle zone più pericolose e povere degli Stati Uniti d’America. «Ho parlato con molti uomini qui, nella mia zona, e la maggioranza di loro risponde la solita cosa», dice mentre ci invita ad affrettare il passo per superare rapidamente una zona di spaccio del quartiere. (Vogue Italia)
Uno che vuole essere presidente degli Stati Uniti e che usa questo tipo di violenza verbale è chiaramente non idoneo e squalificato dalla carica di presidente». La violenza verbale di Donald Trump lo «squalifica» per la Casa Bianca: lo ha detto Kamala Harris, reagendo ai commenti del tycoon contro l’ex deputata Liz Cheney. (Il Sole 24 ORE)
L'affondo della candidata democratica in un comizio in Winsconsin (LAPRESSE)
La vicepresidente Usa e candidata democratica alla Casa Bianca Kamala Harris ha tenuto un discorso ieri presso una sala del sindacato International Brotherhood of Electrical Workers a Janesville, nel Wisconsin. (Il Sole 24 ORE)
Il dato che più colpisce della campagna elettorale Usa ormai agli sgoccioli è, secondo Mario Del Pero, “la fissità dei sondaggi, delle opinioni e delle intenzioni di voto” che mostrano un distacco marginale se non inesistente fra i due sfidanti. (Start Magazine)