Salvini festeggia l’assoluzione, restano i malumori nella Lega
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Ieri pomeriggio a Roma, oggi a casa sua, a Milano. Matteo Salvini, il giorno dopo l’assoluzione nel processo Open Arms di Palermo, si gioca la carta del bagno di folla. Visibilmente soddisfatto, rilassato, il segretario leghista risponde volentieri alle domande. E non poteva essere diversamente. Sciorina una serie di dichiarazioni che nemmeno monsieur Lapalisse in persona: è una bella giornata, sono felice per i miei figli, sono contento per l’Italia, e via dicendo. (il manifesto)
Su altre fonti
L'assoluzione nel processo "è un riconoscimento che ho fatto il mio dovere e mi ripaga di tante amarezze", ha detto oggi il ministro e leader della Lega Matteo Salvini al punto stampa a Roma, il giorno dopo la sentenza di assoluzione sul caso Open Arms (Sky Tg24 )
I cronisti strabuzzano gli occhi mentre vedono un raggiante segretario della Lega intervenire su tutto, dai magistrati che l’hanno accusato di sequestro di persona, proces… Più che dei Trasporti però quasi da titolare dell’Interno: “Tornare al Viminale? No... (L'HuffPost)
Il leader leghista, ieri in piazza a Roma per festeggiare l'assoluzione, spinge sulla riforma della giustizia e sulla responsabilità civile dei magistrati. La replica dell'Associazione guidata da Santalucia: "La sentenza dimostra che non esiste un piano per interferire con l'azione politica". (Sky Tg24 )
Il vicepremier cerca il bagno di folla in largo Argentina a Roma, dove gli portano uno striscione che sbandiera la sentenza di Palermo («Il fatto non sussiste»), stringe mani, fa collezione di pacche sulle spalle e si fa forte dei messaggi che gli arrivano da ogni dove, compresa una telefonata di Pier Silvio Berlusconi nel nome dell’antica battaglia garantista del padre Silvio, che Salvini promette «sarà portata a termine», basandola su due cardini: separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati. (Corriere della Sera)
Sulla sentenza Open Arms "mi pare un fatto che l'oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica". (la Repubblica)
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese. (Il Fatto Quotidiano)