Affitti brevi, obbligatorio il codice CIN
Articolo Precedente
Articolo Successivo
A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore l'obbligo di dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni brevi e le strutture ricettive in Italia. Questo codice, introdotto dal decreto-legge 145/2023, mira a contrastare l'abusivismo nel settore turistico, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza. Il CIN è un codice univoco assegnato a ogni immobile destinato a locazioni brevi o finalità turistiche, comprese le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Le nuove disposizioni, annunciate dal ministero del turismo, diventeranno operative con lo scoccare della mezzanotte, segnando una stretta sul mercato turistico delle locazioni brevi. L'obbligo di possedere il CIN, infatti, si applica a tutti i locatari e mira a riportare ordine nell'universo delle locazioni brevi, che conta circa 14mila unità solo nella città di Firenze, con una crescita registrata anche in rioni extra-moenia come Campo di Marte, Coverciano, Gavinana e Novoli.
Il DdL di Bilancio 2025, approvato in via definitiva al Senato, include una precisazione importante relativa al nuovo Codice Identificativo Nazionale (CIN). Questo codice dovrà essere indicato nelle dichiarazioni fiscali, contribuendo così a una maggiore trasparenza e sicurezza per chi arriva nelle strutture adibite a soggiorni 'mordi e fuggi'. L'obbligo del CIN rappresenta una delle novità più rilevanti per il settore turistico nell'anno che prende il via, incidendo sui flussi dall'estero e garantendo una maggiore sicurezza per i turisti.
Inoltre, le nuove regole prevedono l'installazione di rilevatori di gas nelle case destinate a locazioni brevi, un ulteriore passo verso la sicurezza degli ospiti.