Affitti brevi, assalto in tutta Italia: il dramma dei proprietari, cosa sta succedendo
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Claudia Osmetti 29 dicembre 2024 Ci risiamo. Il 2024 sarà ricordato come l’anno degli assalti alle keybox, quelle cassettine per le chiavi che molti gestori di appartamento utilizzano in modo da sveltire le operazioni di check-in quando affittano ai turisti (attenzione: sveltire non vuol dire zompare, ché un conto è la praticità e un altro è il rispetto della normativa anti-terrorismo su cui, peraltro, l’ultima circolare del Viminale è stata chiarissima). (Liberoquotidiano.it)
Su altre fonti
Con la circolare del 18 novembre 2024, il Ministero dell’Interno vieta l’uso delle cassette e la pratica del self check-in in Italia, per un discorso di sicurezza. (Primocanale)
A partire dal 1° gennaio 2025, entra in vigore l’annunciato obbligo di dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per le locazioni brevi e le strutture ricettive in Italia. Questo codice, introdotto dal decreto-legge 145/2023, mira a contrastare l’abusivismo nel settore turistico, garantendo maggiore trasparenza e sicurezza. (Qualitytravel.it)
Ma le novità sono tante, ecco cambia dal nuovo anno. Parte la stretta contro gli affitti brevi. (leggo.it)
La riunione, convocata per discutere l’applicazione delle nuove normative sui controlli negli affitti brevi, ha visto emergere uno spiraglio di collaborazione per integrare soluzioni tecnologiche nei processi di identificazione degli ospiti. (idealista.it/news)
Il DdL di Bilancio 2025 approva il nuovo Codice identificativo nazionale (CIN) per locazioni turistiche e strutture ricettive, con obbligo di indicazione nelle dichiarazioni fiscali. Nel DdL di Bilancio 2025, approvato in via definitiva al Senato, trova spazio anche un’importante precisazione relativa al nuovo Codice identificativo nazionale (CIN). (MySolution)
Il caso a Roma Non si placa la polemica sulle le keybox, le cassettine per le chiavi utilizzate per gli affitti brevi. Dopo il blitz degli adesivi, un’incursione notturna dei collettivi in difesa della residenzialità in cinque città tra cui Venezia, interviene anche la ministra al turismo, Daniela Santanché che, in un’intervista al Tirreno, ha invitato i comitati ad andarla a trovare a Roma. (La Nuova Venezia)