Cordoglio di Giani per la morte di Adele Corradi, la “professoressa diversa” di Don Milani - Toscana Notizie

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La Fondazione don Lorenzo Milani ieri, sabato 23 novembre, ha comunicato sul suo sito internet la morte della professoressa Adele Corradi a Firenze, dove era nata il 9 dicembre 1924. Insegnante di lettere nella scuola media, dal 1963 Adele Corradi è stata testimone della didattica di don Milani e di tutta l’esperienza della scuola di Barbiana, alla quale si avvicinò durante il suo incarico di supplenza a Borgo San Lorenzo (Toscana Notizie)

Su altri giornali

Il lavoro nella scuola di Barbiana Chi era Adele Corradi (Virgilio Notizie)

Con la morte di Adele Corradi, la professoressa di Barbiana, se ne va la testimone privilegiata di un mondo che ha innovato la didattica nella scuola in modo rivoluzionario. Corradi è morta a Firenze, la città dove era nata nel 1924, a 99 anni. (la Repubblica)

In un'autobiografia pubblicata con Feltrinelli, Non so se don Lorenzo, aveva raccontato come l'incontro con don Milani e la sua scuola avesse profondamente trasformato la sua vita, sia come insegnante sia come persona, inducendola a riconoscere i limiti del proprio insegnamento tradizionale. (gonews)

Morte di Adele Corradi, la sindaca Funaro: “Se ne va una donna straordinaria”

Lì la nebbia iniziava infatti a dissolversi e iniziavano ad apparire i raggi del sole, i colori. (Corriere Fiorentino)

Sula sua esperienza e conoscenza di don Milani aveva pubblicato un libro, con Feltrinelli, 'Non so se don Lorenzo': "Sono nata a Firenze nel 1924 e per tutta la mia vita lavorativa sono stata insegnante di lettere nella scuola media - aveva raccontato -. (Il Messaggero Veneto)

“Apprendiamo con grande dolore della scomparsa di Adele Corradi – afferma la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che esprime cordoglio per la morte dell’insegnante che lavorò a fianco di don Milani -. Ha concretizzato ogni giorno nel suo lavoro il significato più vero e profondo del concetto di educazione così come lo intendeva don Milani che infatti la definiva “una professoressa diversa da tutte le altre”. (LA NAZIONE)