Altro che transizione pacifica ai jihadisti. In Siria bombardamenti israeliani e esecuzioni sommarie di presunti sostenitori di Assad. Uno spettacolo atroce mentre l'Occidente applaude (I. Smirnova)

Altro che transizione pacifica ai jihadisti. In Siria bombardamenti israeliani e esecuzioni sommarie di presunti sostenitori di Assad. Uno spettacolo atroce mentre l'Occidente applaude (I. Smirnova)
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Farodiroma ESTERI

Era chiaramente una balla la notizia di una transizione pacifica in Siria tra il governo di Assad e quello dei cosiddetti jihadisti moderati. Intanto perché Israele sta continuando a bombardare il paese con più di 350 bombardamenti in tutta la Siria soltanto nelle 48 ore precedenti, cifra confermata dai portavoce di IDF che precisano di aver distrutto centinaia di obiettivi militari, tra cui depositi di armi, fabbriche di produzione di armi, radar, magazzini, depositi di missili. (Farodiroma)

Ne parlano anche altre fonti

I ribelli guidati dall’Hts che hanno preso il controllo della Siria hanno dichiarato di aver trovato almeno 40 cadaveri accatastati con evidenti segni di tortura nell’obitorio di un ospedale vicino a Damasco. (Gazzetta del Sud)

"Ho aperto la porta dell'obitorio con le mie mani ed è stato uno spettacolo orribile: una quarantina di corpi erano ammucchiati, con segni di terribili torture", ha affermato Mohammed al-Hajj, combattente delle fazioni ribelli del sud del Paese. (Il Mattino di Padova)

Far ripartire i servizi pubblici, rimettere in moto la macchina dello Stato. Ma i rischi di una deriva sono tangibili. (il Giornale)

Siria, esecuzioni e mausolei in fiamme: scomparsi i ministri del vecchio regime

Sono state decine le Li sono andati a prendere nelle loro case, tirati giù dai nascondigli improvvisati. (Secolo d'Italia)

Si tratta di un personaggio controverso, noto nel paese perché era solito uccidere le sue vittime a mani nude, strangolandole. «Non ha fatto in tempo a scappare – spiega Nicastro -, perciò ha cercato riparo in un edificio scolastico. (Corriere TV)

DAMASCO — Non vogliamo altro sangue, ma non perdoneremo i torturatori: per loro non ci sarà nessuna amnistia come per i soldati, promette il capo carismatico dei ribelli siriani ora al governo, Ahmad al Shara (Jolani), che pezzo dopo pezzo prova a definire i contorni della legge nella nuova Siria mentre le trattative per la transizione politica si intensificano e sul terreno la situazione resta t… (la Repubblica)