Il giallo del biglietto al fidanzato e del doppio nodo alla corda: la famiglia non crede al suicidio di Lari
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“Quella non è la sua scrittura”. Dioslary, una delle due sorelle di Larimar Annaloro, non riconosce la sua grafia nel biglietto che la 15enne avrebbe lasciato a un compagno di classe poche ore prima di morire. Lui avrebbe poi dovuto consegnarlo al ragazzo che lei frequentava. “Ti amerò anche nella prossima vita”, recita la scritta, per i familiari della ragaz… (L'HuffPost)
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Verrà eseguita mercoledì pomeriggio l'autopsia sul corpo di Larimar, la studentessa quindicesse di Piazza Armerina (Enna) che si tolta la vita martedì nel giardino di casa, con una corda a un albero. (Civonline)
Eppure l'ipotesi del suicidio, l'unica per cui si indaga, per la famiglia non regge: «Non l'avrebbe mai fatto», dicono. I genitori l'avevano lasciata a casa da sola per quarantacinque minuti, quelli neecessari a sbrigare una commissione. (leggo.it)
"Mi rivolgo ai più giovani, agli amici, ai compagni di Larimar. Chi sa qualcosa parli". (Virgilio)
Né i compagni, né gli insegnanti o la dirigente scolastica». «In compenso tanti cittadini, compresi sindaco e giunta, sono venuti a piangere con noi», aggiunge. (Gazzetta del Sud)
I palloncini bianchi verso il cielo e quel saluto, ciao Larimar, come se fosse una normale giornata in palestra alla fine dell’ennesimo allenamento. Un colpo al cuore per quanti l’hanno conosciuta, amata, vista diventare grande umanamente e pallavolisticamente parlando. (Rete55)
Firmato: «Lari». PIAZZA ARMERINA (ENNA) — «Ti amerò anche nella prossima vita». (La Repubblica)