Metro C di Roma, tagli ai finanziamenti e aumento dei costi
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La possibilità di separare il finanziamento della progettazione definitiva da quello della realizzazione della Metro C di Roma implicherebbe un aumento di tempi e costi per la costruzione delle tratte. È quanto sostiene, in una nota, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri replicando al ministro Giancarlo Giorgetti in merito al definanziamento in manovra di 425 milioni per l'infrastruttura. "Sarebbe inattuabile - precisa Gualtieri - perché non solo costringerebbe a fare una nuova gara per la T1 aumentando i tempi, ma determinerebbe anche l'aumento di 50 milioni dei costi della tratta T2".
Secondo il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, il taglio di 425 milioni di euro per la realizzazione della Metro C di Roma si è reso necessario perché non esiste un progetto definitivo della tratta per cui sono stati tolti i finanziamenti: "Quando le Amministrazioni mi chiedono stanziamenti, mi devono dimostrare che hanno il progetto esecutivo e che sono in grado di spendere e presentare il timing di esecuzione, allora io metto i soldi".
La Metro C di Roma, nella tratta da Prati alla Farnesina, perde 425 milioni di euro. La manovra infatti opera un taglio del 20% delle risorse destinate al completamento entro il 2032 della linea metropolitana più lunga d’Europa, con 29 stazioni e 26 km, che collega l’estrema periferia della Capitale con il centro storico e con la città oltre il Tevere. Nella pratica sono stati ritirati i mezzi per realizzare le due ultime stazioni della linea, Auditorium e Farnesina, e che avrebbero evitato di creare un grande cantiere, dove calare le talpe, nel cuore del rione Prati.
Giancarlo Giorgetti è pronto a rivedere i tagli alla Metro C. "È un’opera meritoria.