Trump non esclude l’uso della forza militare per prendere il controllo della Groenlandia e del Canale di Panama
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Il presidente eletto assicura che con il Canada farà affidamento solo sulla forza economica. Poi proclama che cambierà il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America. E i Paesi membri della Nato dovranno aumentare la spesa militare al 5% del pil (Milano Finanza)
La notizia riportata su altre testate
ROMA – Alla sua seconda seconda conferenza stampa dopo la vittoria alle elezioni di novembre, è Donald Trump show. Conferenza-show a Mar-a-Lago: il presidente Usa vuole rinominare il Golfo del Messico in "Golfo d'America", e annuncia un investimento da 20 miliardi dagli Emirati Arabi per costruire nuovi data center negli Stati Uniti (Dire)
Proprio oggi, martedì 7 gennaio, suo figlio Trump Jr è andato lì in visita. Donald Trump vuole il canale di Panama e la Groenlandia e non esclude il ricorso alla forza militare per procedere con le due annessioni: questo quanto emerso dalla conferenza stampa da lui convocata a Mar-a-Lago. (Liberoquotidiano.it)
"Non garantisco che non useremo la forza o misure economiche punitive" nei confronti di Groelandia e Panama, ha detto Donald Trump in una conferenza stampa dalla sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida. (La Stampa)
Il tycoon ha manifestato la volontà di acquisire la Groenlandia attraverso una guerra commerciale contro la Danimarca e non ha escluso l'uso della forza militare per l'eventuale riconquista del canale di Panama e per l'annessione della Groenlandia. (La Provincia di Cremona e Crema)
Sono stati moltissimi i temi affrontati da Donald Trump nel corso della conferenza stampa organizzata a Mar-a-Lago, la seconda dalle elezioni. (ilmessaggero.it)
Il presidente eletto degli Stati Uniti ha sottolineato che il Canale è "gestito dalla Cina" e che la cessione della sovranità sull'infrastruttura - trasferita dagli Usa allo Stato centroamericano con un trattato del 1977 - è probabilmente "il motivo per cui Jimmy Carter perse le elezioni, più della crisi degli ostaggi" con l'Iran. (la Repubblica)