Rosy Bindi: «Piersanti Mattarella fu ucciso perché era ritenuto l’erede di Aldo Moro»

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L'ex presidente della Commissione antimafia: «Ostacolava i clan. Fu eliminato per impedire l’accordo con il Pci» «Penso che Piersanti Mattarella sia stato ucciso per due motivi, entrambi profondi. Il primo legato alla funzione di presidente della regione, perché stava lavorando per una regione che rispettasse le leggi» e il secondo per la sua «volontà di proseguire nella politica di intesa con il Pci avviata da Moro». (Open)

Su altre fonti

Ad uccidere Piersanti Mattarella non furono due neofascisti, ma due mafiosi. Né è convinta la Procura di Palermo che, dopo anni di indagini interforze, ha recentemente iscritto nel registro degli indagati i boss Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese in qualità di killer dell’ex presidente della Regione Sicilia assassinato nella centralissima via Libertà di Palermo il 6 gennaio 1980. (Antimafia Duemila)

Omaggio anche a Castellammare del Golfo dove Piersanti Mattarella è nato il 24 maggio del 1935; alle 11 corteo che, dall’ingresso del cimitero, raggiunge la chiesetta per deporre una corona d’alloro sulla tomba. (Giornale di Sicilia)

Gli indagati nell’ambito delle nuove indagini sull’omicidio del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, sarebbero i due killer di Cosa Nostra Antonino Madonia, e Giuseppe Lucchese. Sono entrambi già detenuti all’ergastolo. (Giornale di Sicilia)

Butera: “Piersanti Mattarella leader scomodo, le sue idee restano un modello per la politica”

Magma. Mattarella, il delitto perfetto è un’indagine incalzante su quello che viene descritto come il “delitto più grave dopo l’uccisione di Aldo Moro”. (la Repubblica)

Quarantacinque anni dopo, l'uccisione di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana e fratello del capo dello Stato, è un caso non ancora chiuso. Mattarella, il delitto perfetto"), un'indagine incalzante su quello che viene descritto come il delitto più grave dopo quello di Aldo Moro (la Repubblica)

«Oggi, più che mai, è attualissimo il messaggio di Piersanti Mattarella». Salvatore Butera, uno dei più stretti collaboratori del presidente della Regione assassinato 45 anni fa, continua a leggere gli appunti di quei giorni: «Aveva grandi progetti di riforma per la Sicilia — dice — per questo era diventato scomodo. (La Repubblica)