Liti a sinistra e Macron senza piani: Francia in stallo. Le Pen: "È un pantano"
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Il Presidente francese Emmanuel Macron ha accettato le dimissioni del governo di Gabriel Attal che garantirà "la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo governo", come scrive l'Eliseo in un comunicato. Macron aveva in mattinata lasciato intendere che questa situazione potrebbe "durare un certo tempo", vale a dire "qualche settimana". Macron accetta le dimissioni di Attal Affinché questo periodo termini il più rapidamente possibile, per l'Eliseo, spetterebbe alle forze repubblicane lavorare insieme per costruire un rassemblement intorno a progetti e azioni al servizio dei francesi, prosegue il comunicato. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Nulla di nuovo in questo, né nella reazione del presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, che ha accettato le dimissioni del premier ed ha lasciato in carica il governo per gli affari correnti che, ha fatto intendere, sono principalmente le Olimpiadi di Parigi 2024. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Il presidente francese Emmanuel Macron ha tenuto una riunione di gabinetto all'Eliseo. Presente anche il premier Gabriel Attal che ha lasciato il palazzo di Parigi, seguito dagli altri ministri. Il 35enne di Clamart sarebbe pronto a rassegnare le dimissioni dopo le recenti elezioni europee e politiche da cui il blocco centrista di Macron è uscito sconfitto. (Il Sole 24 ORE)
Ora il ministro dimissionario garantirà "la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo governo", scrive l'Eliseo in un comunicato. Ma al momento non se ne vede traccia e lo stesso presidente francese (Secolo d'Italia)
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Il presidente francese Emmanuel Macron ha accettato ieri le dimissioni del governo di Gabriel Attal che garantirà “la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo governo”, come scrive l’Eliseo in un comunicato. (Il Fatto Quotidiano)
La sinistra del Nuovo fronte popolare è in stallo, con La France Insoumise e il Partito socialista ai ferri corti. Domani i deputati dovranno eleggere il presidente dell’assemblea nazionale e qui la sinistra ha fatto sapere di essere vicina a un accordo. (il manifesto)
Uno step tutt’altro che semplice, dato l’esito delle elezioni, e che rischia di gettare la Francia in un’impasse politica e istituzionale dalla quale difficilmente riuscirà a tirarsi fuori allo stato attuale. (Il Fatto Quotidiano)