Maurizio Mannoni: «Chiamavo Zarina Bianca Berlinguer. Bertinotti lo nega ma tentò di cacciarmi. Fede mi offrì di lavorare con lui»
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Certe notti a Saxa Rubra. «Luogo piuttosto tetro, si diceva fosse sorto come carcere. Da allora non è diventato più confortevole, certo non ispira peccati». All’ora dei vampiri. «Col buio anzi assume un aspetto migliore, in giro non c’è nessuno, ti senti una specie di custode». Lì dentro Maurizio Mannoni ci ha passato una vita. «Noi del Tg3 ci trasferimmo prima dei Mondiali del ‘90», calcola il giornalista e conduttore Rai, che ci è rimasto fino a settembre 2023, a pochi mesi dalla pensione. (Corriere della Sera)
Su altri media
Anche la sinistra ha messo le mani pesantemente sulla Rai, quando era al potere. L'ex conduttore di Linea Notte su Rai 3 ha poi espresso una sua preferenza tra due grandi del piccolo schermo, ovvero Bruno Vespa ed Enrico Mentana: "Mentana tutta la vita. (Liberoquotidiano.it)
Maurizio Mannoni ha ambientato il suo romanzo noir Quella notte a Saxa Rubra edito da La Nave di Teseo nei luoghi in cui ha trascorso decenni di vita come giornalista della Rai. Della sua lunga carriera nella tv pubblica e del rapporto con i suoi colleghi Mannoni ha molto parlato nella lunga intervista al Corriere della Sera dove ha esposto senza filtri i suoi ricordi e anche il suo punto di vista sull'attuale panorama televisivo. (Today.it)
“Michele Santoro è stato fin dall’inizio un condottie… (L'HuffPost)
Maurizio Mannoni per 15 anni è stato il volto dell’informazione notturna Rai alla conduzione di Tg3 Linea Notte. Poi è stato lasciato andar via: non è riuscito a trovare un accordo con l’azienda neanche dopo aver proposto di rinunciare agli oltre 200 giorni di ferie che aveva accumulato in carriera. (Open)
Mannoni su Bianca Berlinguer: "Non sa dove sta di casa la diplomazia" Maurizio Mannoni ha raccontato i retroscena della sua vita in Rai in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera dopo il lancio del suo libro, Quella notte a Saxa rubra (Virgilio Notizie)
A partire da oggi: ossia da quando il giornalista in forza al Raitre, oggi in pensione, esprimendosi a tutto campo ha sentenziato al di là di ogni ragionevole dubbio, e in un’intervista al Corriere della sera ha asserito: «TeleMeloni? Così come sono esistite TeleProdi o TeleRenzi. (Secolo d'Italia)