Centri dialisi a Palermo, caos per il nuovo tariffario sulle prestazioni: pronti alla mobilitazione
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Convocata d’urgenza l’Assemblea dei Centri di dialisi dell’Ads, l’associazione più rappresentativa in Sicilia, riunita a Palermo. C’è molta preoccupazione per il caos che si è creato attorno al nuovo tariffario nazionale sulle prestazioni e i Lea e c’è attesa per il pronunciamento a fine mese della camera di consiglio del Tar del Lazio che si esprimerà sul merito del decreto del ministro Schillaci. (Giornale di Sicilia)
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Il campo è lo stesso, delimitato dal nuovo nomenclatore ministeriale delle prestazioni sanitarie meglio conosciuto come decreto Schillaci, emanato lo scorso novembre, sospeso il 30 dicembre dal Tar del Lazio su input dei privati accreditati, quindi riattivato dallo stesso Tribunale su disposizione del Consiglio di Stato 24 ore dopo, generando non poca confusione tra gli addetti ai lavori. (Giornale di Sicilia)
Dopo lunga attesa, lo scorso novembre è stato pubblicato il Decreto Tariffe che aggiorna le prestazioni che il Sistema sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, i cosiddetti Livelli essenziali di assistenza Lea (Vita)
“È una situazione inaccettabile. Il Decreto Ministeriale del 25 novembre 2024 ha sostituito il tariffario del giugno 2023, creando confusione normativa. (Sicilia Medica)
Chi prima risultava ‘esente’ a causa di una patologia, oggi deve versare anche 140 euro per ottenere un esame di laboratorio. Per i laboratori, infatti, non è più conveniente adeguarsi al tariffario nazionale ed alcuni hanno già deciso – nel caos che dal 30 dicembre ha travolto le strutture convenzionate – di adottare il listino delle prestazioni eseguite in regime privato. (Buttanissima Sicilia)
La relazione tecnica che accompagna il decreto del 26 novembre 2024 che, di concerto con il Mef, ha spiegato in aula, determina le tariffe massime di riferimento per la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica, consentendo l'entrata in vigore dei nuovi Lea, dimostra che il provvedimento "impiega circa 550 milioni di euro in più rispetto alle risorse che sostenevano le precedenti tariffe. (Italia Oggi)
"L’eventuale accoglimento della richiesta di sospensiva dell’efficacia del provvedimento impugnato, DM del 25 novembre 2024, da parte del Tar Lazio adito, non comporterebbe l’entrata in vigore del Tariffario del 23 giugno 2023 in quanto lo stesso è stato riformato e sostituito dal DM del 2024, ma la reviviscenza dell’unico tariffario precedente applicabile e cioè il Dm 18 ottobre 2012 (Tariffario Balduzzi)". (Quotidiano Sanità)