Walz: «Non vedo l'ora di sfidare JD Vance, sempre che riesca ad alzarsi dal divano»

Walz: «Non vedo l'ora di sfidare JD Vance, sempre che riesca ad alzarsi dal divano»
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Corriere del Ticino ESTERI

Donald Trump contro Kamala Harris. Ma ora, anche Tim Walz contro JD Vance. Ora che anche la candidata democratica ha scelto il governatore del Minnesota come suo vicepresidente per la corsa alla Casa Bianca, il team è al completo. Ed è pronto ad affrontare i rivali repubblicani, a ogni costo. Questo, insomma, il messaggio trasmesso nelle scorse ore a Filadelfia da Kamala Harris e dal suo compagno di corsa. (Corriere del Ticino)

Su altre fonti

A chi gli chiedeva un commento sugli attacchi di Vance a Kamala Harris in quanto «senza figli», Trump ha risposto osservando che «storicamente il vicepresidente, in termini elettorali, non ha alcun impatto, nei primi 2-3 giorni c’è un gran fervore sul designato ma finisce lì e tutta la campagna riguarda la scelta del presidente. (ilmessaggero.it)

Walz ha risposto entusiasta. Con una chiamata pubblicata sui social, l’attuale vicepresidente degli Stati Uniti ha chiesto al governatore di fare con lei questo viaggio verso la presidenza, non nascondendo l’ammirazione e il rispetto che prova per lui. (Il Fatto Quotidiano)

DALLA NOSTRA INVIATA PHILADELPHIA «Quand’ero ragazzo, la comunità era uno stile di vita. Nella mia classe alle superiori eravamo in 24: dodici erano miei parenti. (Corriere della Sera)

Walz può dar seriamente fastidio a Trump. Alle radici della scelta di Harris

Nell’aria, l’ottimismo di una corsa che adesso considerano - o sperano - del tutto aperta contro i rivali repubblicani Donald Trump e JD Vance. Lo slogan è risuonato spesso e a lungo nella grande arena del Liacouras Center, scandito da una folla di forse dodicimila sostenitori accorsi per il debutto del ticket democratico ora completo per la Casa Bianca (Il Sole 24 ORE)

E però, quando l’ha fatto, il candidato vicepresidente scelto da Kamala Harris per la corsa alla Casa Bianca l’ha fatto su temi importanti e prendendo posizioni chiare. (la Repubblica)

Nel tempo i vicepresidenti, scelti dal candidato presidente e confermati nel “ticket presidenziale” dalla Convenzione nazionale di partito, hanno assunto ruoli e poteri diversi. (L'HuffPost)