In Iran vince l'astensionismo: al ballottaggio il riformista Pezeshkian e l'ultraconservatore Jalili

In Iran vince l'astensionismo: al ballottaggio il riformista Pezeshkian e l'ultraconservatore Jalili
Today.it ESTERI

Nonostante gli appelli al voto del regime, la maggioranza degli iraniani ha disertato le urne al primo turno delle elezioni presidenziali, così come avevano chiesto gli oppositori del regime di Teheran. L'affluenza è stata intorno al 40%, il dato più basso nella storia della Repubblica islamica. Nessuno dei candidati ha raggiunto la quota necessaria per essere eletto e venerdì 5 luglio si terrà il ballottaggio tra il riformista Masoud Pezeshkian, che ha ootenuto circa 10,4 milioni di voti, e l'ultraconservatore Saeed Jalili, che si è fermato a 9,4 milioni di preferenze, secondo i dati riportati dall'agenzia ufficiale iraniana Irna. (Today.it)

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Per la compagnia Porsesh, il candidato riformista raggiunge invece circa il 53% dei consensi mentre l'ultraconservatore si ferma al 41%, con il 6% degli aventi diritto ancora indeciso. Masoud Pezeshkian, politico ritenuto moderato e parte del fronte riformista, è in testa sull'ultraconservatore Saeed Jalili nei sondaggi per il ballottaggio nelle elezioni presidenziali che si terranno domani in Iran. (Tuttosport)

Il Paese voterà domani per il secondo turno delle elezioni presidenziali che vedranno sfidarsi un candidato riformista, sostenitore dell'apertura verso l'Occidente, contro un esponente del campo ultraconservatore (AGI - Agenzia Italia)

I riformisti rialzano la testa e l'Iran si prepara a un ballottaggio ad alta tensione, venerdì 5 luglio, con la sfida tra il progressista Masoud Pezeshkian e il fondamentalista Saeed Jalili. Si va al secondo turno perché nessuno dei due è riuscito a ottenere la maggioranza assoluta nella corsa presidenziale. (il Giornale)

Iran, così tramonta il potere di Khamenei

Il nuovo presidente dell'Iran si deciderà al ballottaggio venerdì 5 luglio. Si sfideranno il riformista Masoud Pezeshkian e il conservatore Saeed Jalili. A vincere al primo turno è stato l'astensionismo. (Il Sole 24 ORE)

Al primo turno il deputato Pezeshkian è arrivato primo con il 42%, mentre Jalili, che in passato è stato uno dei negoziatori per l’accordo sul nucleare, ha presi il 38% delle preferenze; terzo è arrivato il presidente del Majlis (Parlamento), il conservatore Mohamad Baquer Ghalibaf, mentre al quarto posto si è piazzato il religioso Mostafa Pourmohammadi. (Notizie Geopolitiche)

I riformisti infatti sostengono che la soluzione sia… Il dato certo del primo turno delle elezioni presidenziali in Iran è il tramonto del potere di Khamenei. (La Stampa)