Ultima cena woke blasfema, quadro di Saltini arte: la doppia morale cattolica

Ultima cena woke blasfema, quadro di Saltini arte: la doppia morale cattolica
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La Pressa SPORT

Perché lo spettacolo è arte e non religione - che riprende e rivisita altra arte - perché l’Ultima cena è arte e non religione? Fra l'altro l'Ultima cena ha già in sé forti riferimenti simbolici e esoterici, tanto da averci tratto libri e film. Comunque, perché tanta indignazione di Avvenire? Pochi mesi fa il quotidiano cattolico spese molte giuste parole per difendere la mostra Gratia Plena del carpigiano Andrea Saltini (La Pressa)

Ne parlano anche altri giornali

Durante la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, l’evento che avrebbe dovuto celebrare lo spirito di unità e di sportività è stato invece segnato da una controversia di grande portata. (Valledaostaglocal.it)

L’Ultima Cena era stata evocata in una pubblicità di Marithé + François Girbaud. Lo spot, in un primo momento, era stato ritirato dopo una causa intentata dall’associazione religiosa Croyance et libertés. (Corriere del Ticino)

Dopo le polemiche per lo show del 26 luglio definito 'blasfemo' da molti spettatori e aspramente criticato anche da esponenti della chiesa, prende la parola Anne Descamps, direttrice della comunicazione di Parigi 2024: "È chiaro che la nostra intenzione non era quella di mancare di rispetto ad alcun gruppo religioso. (Adnkronos)

L’Ultima Cena transgender è un caso politico. L’ira dei vescovi francesi

A destra denunciano le varie culture woke, la cosiddetta «dittatura del politicamente corretto», e sostengono che il linguaggio e la comunicazione siano l’ultima, fragile, trincea dietro cui si sono barricate le sinistre (meglio ancora se radical chic), ma la verità è che sono terrorizzati dalla potenza di parole, immagini e narrazioni. (il manifesto)

«Magico» è il titolo di Le Monde. Piove sulla cerimonia di apertura delle Olimpiadi, ma non è governo ladro. (la Repubblica)

La dissacrazione del cattolicesimo durante la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi suscita indignazione, da Matteo Salvini a Viktor Orbán. (La Verità)