Abbiamo visto Adolescence, la serie Netflix al primo posto su maschi tossici, femminicidi, incel (con Andrew Tate), cyberbullismo e revenge po*n: com’è? Un capolavoro in cui tutte le domande rimangono senza risposta
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Una miniserie non è né una serie che non ce l’ha fatta né un film diviso in parti uguali. È piuttosto una sorta di inchiesta, che deve essere analitica, diretta, sintetica. Non può permettersi di aggiungere particolari inutili, non può evitare di estrarre da una storia tutto. Adolescence potrebbe essere la miglior miniserie che Netflix abbia mai prodotto e una delle migliori in assoluto. (MOW)
Se ne è parlato anche su altri media
Complice la storia ambigua e avvincente, quella di un tredicenne accusato dell'efferato omicidio di una sua compagna di scuola, ma ancor di più grazie a una tecnica realizzativa che ne aumenta il pathos e il coinvolgimento. (WIRED Italia)
Come il La storia è scritta dagli inglesi Jack Thorne (‘Boiling point’) e Stephen Graham (che interpreta anche Eddie Miller nella storia) ed è diretta dal regista Philip Barantini. (Taxidrivers.it)
Ideata da Jack Thorne e Stephen Graham, che ne è anche protagonista, Adolescence inizia con un caso di polizia apparentemente ordinario, ma di grande impatto. L’elemento cardine di questa ipnotica quanto dura miniserie Netflix non è tanto il fatto di cronaca in sé, quanto il modo in cui l’evento drammatico diviene il punto di partenza per un breve, ma incisivo, studio su ciò che le dà il titolo: l’adolescenza. (MadMass.it)
Quando è stata annunciata Adolescence su Netflix ho pensato, molto superficialmente (ora me ne rendo conto) che si trattasse di un thriller con il tipico ragazzino à la Macaulay Culkin ne L'innocenza del diavolo. (WIRED Italia)
Netflix ha lanciato un nuovo crime drama che sta già facendo parlare di sé: Adolescence, serie tv che ha esordito con un clamoroso 100% su Rotten Tomatoes, raccogliendo recensioni entusiastiche dalla critica. (Best Movie)
Un vero è proprio fenomeno seriale che si è distinto per la qualità dell'interpretazione dei suoi attori, per una sorprendente regia in piano sequenza che incastra lo spettatore all'interno dello schermo e per la profondità dei temi trattati, dal bullismo alla delinquenza infantile ma soprattutto la difficoltà di essere genitori al giorno d'oggi. (Today.it)