Elon Musk sorride e salva le case europee dai debiti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Con lo stop alle vetture termiche sempre più vicino che vede i Paesi europei schierati per il rinvio, sono in pochi sorridere. Con il 2025 sono entrate in vigore le nuove normative che introducono le prime sanzioni per chi non rispetta il limite medio di CO2 per km di tutta la gamma in vendita. Multe salate che spaventano i grandi costruttori già alle prese con un periodo di stagnazione con le vendite che progressivamente si stanno riducendo in Europa (Autoappassionati.it)
Ne parlano anche altri giornali
Le nuove rigide normative sulle emissioni in Europa sono entrate in vigore, mettendo in difficoltà le case automobilistiche. Ogni azienda deve ora rispettare specifici obiettivi di emissioni basati sul totale dei veicoli venduti, con circa il 20% delle nuove vendite che devono essere veicoli elettrici. (Tom's Hardware Italia)
Le principali case automobilistiche europee stanno dando vita a due gruppi strategici, uniti dall’obiettivo di aggirare le normative europee sulle emissioni di CO2. Una dimostrazione dell’assurdità delle regole. (Panorama)
Ha detto il ministro delle Imprese al question time al Senato (Milano Finanza)
Il sentore manifestato a fine 2024 dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, si sta concretizzando. A optare per l'harakiri sono alcuni big dell'auto, tra cui Stellantis, terrorizzati dalla tagliola delle multe green della Ue in vigore da inizio anno. (il Giornale)
L’ulteriore conferma è arrivata dalla normativa che dal 2035 imporrà lo stop ai motori a combustione interna diesel e benzina. E se si tratta del dossier automotive, la vocazione autolesionistica di Bruxelles raggiunge vette epiche. (Panorama)
Da un lato Tesla , che potrebbe arrivare a monetizzare fino a 1 miliardo di euro nel 2025 dall'allocazione completa dei crediti sulle emissioni di CO2 maturati. Dall'altro, gruppi come Stellantis, Toyota e brand quali Subaru , Mazda , Ford , a beneficiare delle vendite a emissioni 0 di Tesla per dare un taglio alla propria "impronta" di CO2 dai volumi di vendita effettivi. (Auto.it)