Elezioni USA, Ali Rashid: “Biden ha permesso tutto a Israele, ma Trump per la Palestina potrebbe essere anche peggio” – ASCOLTA
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Play_arrow Ali Rashid, ex Primo rappresentante Anp in Italia, 6 novembre 2024 FIRENZE – “Storicamente il cambio di colore dell’amministrazione non ha mai significato nessun miglioramento per il popolo palestinese: Biden ha permesso tutto ad Israele, ma con Trump la situazione potrebbe anche peggiorare”. E’ l’amara analisi del voto USA di Ali Rashid, ex Primo rappresentante dell’ANP in Italia che domenica sarà ospite del primo appuntamento di “Diwan“, ciclo di incontri organizzato da Instabile (via della Funga, zona Varlungo) in collaborazione con Arci Firenze, Vita Terra e Libertà, Firenze Suona, The Readers. (Novaradio)
Su altri giornali
A Gaza, questo o quella pari sono, entrambi una pessima opzione. Utile ricordare che l’amministrazione di Joe Biden in questo ultimo anno ha destinato ad Israele 18 miliardi di dollari in varia forma, prevalentemente per rifornire lo stato ebraico di armi, bombe e munizioni. (Il Fatto Quotidiano)
La vittoria di Donald Trump apre un nuovo scenario per il Medio Oriente. E c'è chi pensa che siamo prossimi all'ennesimo disastro. Di sicuro, in queste ore, non fa parte della schiera dei pessimisti il premier israeliano Benjamin Netanyahu. (L'HuffPost)
Dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato a sorpresa il ministro della Difesa Yoav Gallant, nominando al suo posto il responsabile degli Esteri Israel Katz, sono esplose le proteste in Israele (Il Giornale d'Italia)
ROMA – Ucraina e Russia. Israele e Hamas. L’elezione di Trump negli Usa mette le due guerre “mondiali” in una sorta di stand-by politico. Getting your Trinity Audio player ready... (Dire)
Giornalista professionista specializzata in cultura e ambiente, si occupa anche di cronaca, attualità e politica. Inizia il suo percorso nel mondo della carta stampata, per poi impugnare la telecamera e raccontare l’attualità su social e tg nazionali. (Virgilio Notizie)
Cioè, restare incollati ai social o alla tv a seguire sondaggi, dibattiti e analisi sul voto americano, sui pro e i contro di un ritorno di Trump alla Casa Bianca o dell’incoronazione della prima donna presidente degli Stati Uniti. (La Stampa)