Garlasco, il Dna di Sempio a confronto con reperti inediti. Cosa può succedere

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A diciott'anni dalla morte di Chiara Poggi, potrebbero ancora esistere tracce lasciate dall'assassino e mai esaminate nel corso dei processi a Alberto Stasi. La nuova inchiesta della Procura di Pavia punta ora a analizzare nuovamente una parte dei reperti prelevati dalla scena del crimine, la villa dei Poggi in via Pascoli, alla caccia di Dna rimasto in questi anni, in modo da confrontarlo con quello del nuovo indagato: Andrea Sempio, amico del fratello minore di Chiara, il cui Dna è stato individuato - secondo i consulenti della Procura - sulle unghie della ragazza. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

La Procura di Pavia ha chiesto un incidente probatorio per esaminare reperti biologici mai sottoposti ad analisi genetica nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Lo ha annunciato il procuratore Fabio Napoleone, precisando che la richiesta è stata formalizzata dai pm Valentina De Stefano e Stefano Civardi al gip di Pavia. (Casteddu Online)

Se scatta il maxi accertamento genetico la difesa dell'indagato, i legali dei Poggi e la stessa Procura potranno nominare i propri consulenti (Open)

A distanza di 18 anni Sempio ritorna ad essere iscritto nuovamente nel registro degli indagati (lo era già stato nel 2016 ma nel 2017 la Procura di Pavia archiviò tutto) dopo che la difesa di Alberto Stasi ha presentato nuove consulenze genetiche sulle unghie di Chiara Poggi: nel 2014 la perizia della Corte d'Assise d'Appello bis nel processo su Stasi trovò frammenti di cromosoma Y che potrebbero essere riconducibili al ceppo famigliare di Sempio. (Fanpage.it)