Nuova legge sul fine vita. Lo stop della Lombardia
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Quello su cui fin dall'inizio si erano trovati tutti d'accordo, da sinistra a destra, è che all'esito della votazione non ci sarebbero stati applausi. Perché comunque fosse andata, non sarebbe stato un successo. Per nessuno. L'esito è stato quello prevedibile: il Consiglio regionale lombardo, esprimendosi con un voto segreto a maggioranza, ha deciso ieri di «non trattare» il progetto di legge di iniziativa popolare sul fine vita che, accompagnato da 8.181 firme, era stato presentato dall'Associazione Luca Coscioni lo scorso 18 gennaio. (il Giornale)
Ne parlano anche altri giornali
La commissione medica ha riconosciuto che è in possesso dei quattro requisiti fissati dalla Consulta per accedere al percorso. E adesso, se vorrà il malato potrà andare avanti con la procedura. Unico problema, la mancanza di una normativa, che detti in modo chiaro chi dovrà procurare il farmaco, chi dovrà fornire assistenza sanitaria al paziente, dove potrà essere reperito il macchinario. (La Repubblica)
BRIANZA – “Sui temi etici e morali la Lega da sempre è per la libertà di voto secondo coscienza. Concetto ribadito anche in questa occasione sia da Salvini che da Fontana. Ma il voto di oggi sul progetto di legge del suicidio medicalmente assistito non era un voto di merito ma puramente tecnico, perché con l’approvazione della questione pregiudiziale di costituzionalità stiamo ribadendo che la competenza su questa tematica non è regionale ma statale, come ha ricordato i costituzionalisti auditi in ben due mesi di lavoro di Commissione sul testo. (Il Saronno)
Attiva la lettura vocale Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto, il consiglio regionale ha approvato martedì la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al ... (Virgilio)
Quel qualcuno potrebbe es… (La Stampa)
La Lombardia non avrà una legge per il suicidio assistito, perché il Consiglio regionale - davanti al comitato promotore guidato da Marco Cappato - ha stabilito che è competenza solo del Parlamento. Dunque, è passata la linea del centrodestra: una pregiudiziale di costituzionalità ha bloccato la discussione prima ancora che iniziasse. (TGR Lombardia)
Con il voto, in sostanza, la maggioranza di centrodestra dell'Aula lombarda, ribadisce la propria posizione sul fatto non spetti alla Regione regolare la materia. (IL GIORNO)