Regione Lombardia, stop alla legge sul fine vita. Ma Fontana vota con l'opposizione: «Libertà di coscienza, intervenga il governo»

Regione Lombardia, stop alla legge sul fine vita. Ma Fontana vota con l'opposizione: «Libertà di coscienza, intervenga il governo»
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Corriere Milano INTERNO

L’esito era quasi scontato: nessuna discussione al Pirellone sul progetto di legge sul fine vita. Inattesi, invece, gli almeno tre franchi tiratori tra i 34 consiglieri contrari sui 77 votanti. E tra loro c’è persino il governatore Fontana. Passa la pregiudiziale di costituzionalità proposta dal centrodestra, secondo cui il tema non è di competenza regionale, bensì nazionale. Viene messo da parte quindi il testo proposto dall’associazione Luca Coscioni e sostenuto dalle firme di oltre 8 mila cittadini. (Corriere Milano)

Ne parlano anche altri giornali

Milano – Con 43 voti favorevoli, 34 contrari e nessun astenuto il Consiglio regionale ha approvato la pregiudiziale sulla legittimità costituzionale in merito al progetto di legge sul fine vita presentato dal comitato Liberi Subito e dall'associazione Luca Coscioni. (IL GIORNO)

BRIANZA – “Sui temi etici e morali la Lega da sempre è per la libertà di voto secondo coscienza. Concetto ribadito anche in questa occasione sia da Salvini che da Fontana. Ma il voto di oggi sul progetto di legge del suicidio medicalmente assistito non era un voto di merito ma puramente tecnico, perché con l’approvazione della questione pregiudiziale di costituzionalità stiamo ribadendo che la competenza su questa tematica non è regionale ma statale, come ha ricordato i costituzionalisti auditi in ben due mesi di lavoro di Commissione sul testo. (Il Saronno)

Come dargli torto. Si è così respinto il progetto di legge sul fine vita del comitato “Liberi subito” di Marco Cappato che, come accaduto in altre Regioni, voleva surrettiziamente introdurre il suicidio assistito in Italia. (Tempi.it)

Il Consiglio regionale sul Fine Vita. Dal no di Fontana alle parole di Noja: "Io non voglio esser lasciata sola"

Il Consiglio regionale lombardo, esprimendosi con un voto segreto a maggioranza, ha deciso nella seduta odierna di “non trattare” il progetto di legge di iniziativa popolare relativo a “procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”. (varesenews.it)

La Lombardia non avrà una legge per il suicidio assistito, perché il Consiglio regionale - davanti al comitato promotore guidato da Marco Cappato - ha stabilito che è competenza solo del Parlamento. Dunque, è passata la linea del centrodestra: una pregiudiziale di costituzionalità ha bloccato la discussione prima ancora che iniziasse. (TGR Lombardia)

Fontana evidentemente vuole esserci: "Mi sembra doveroso esserci e votare, anche per rispetto dell’Aula", dirà in replica ad una domanda. Arriva di corsa, il governatore. (IL GIORNO)