62esimo suicidio, il boia questa volta è passato da Cremona - Comunicato stampa

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UILPA Polizia Penitenziaria INTERNO

Numeri assurdi, mai visti in precedenza, indegni per un paese civile che, evidentemente, l’Italia, almeno in questo frangente, dimostra di non essere sino in fondo”. Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria. “Vogliamo peraltro precisare, senza polemica alcuna e senza voler minimamente ingigantire un tema tragico, come quello dei suicidi, che è già di proporzioni abnormi al di là dello scarto di due o tre decessi che da altri non vengono catalogati come tali, che i nostri conteggi sono frutto di risultanze acquisite attraverso nostri canali informativi, autonomi e indipendenti, e che coordiniamo costantemente con RadioCarcere (Radio Radicale), Ristretti Orizzonti e altre associazioni indipendenti. (UILPA Polizia Penitenziaria)

Ne parlano anche altre testate

Un giovane di 31 anni di nazionalità marocchina si è tolto la vita sabato sera intorno alle 19.15 nella casa circondariale di Cremona. Si tratta del 59esimo suicidio accertato dall’inizio dell’anno nelle carceri italiane, secondo i dati del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. (IL GIORNO)

Attacca De Fazio: “È il 62esimo detenuto dall'inizio dell'anno a cui è stata inflitta la pena di morte di fatto, con il boia invisibile che vi dà esecuzione random. (La Repubblica)

Aveva 31 anni e gli erano stati contestati i reati di rapina e violenza sessuale. Lo rende noto il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, spiegando che ieri sera alle 19.15 il carcere di Cremona ha comunicato il suicidio di un detenuto di nazionalità marocchina e senza fissa dimora. (Il Messaggero Veneto)

Italia: morire di carcere

Ha chiesto di andare in bagno. Le accuse? Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famigliare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa. (La Stampa)

Alfonso Greco, segretario per la Lombardia del SAPPE, aggiunge che il detenuto «aveva 31 anni, era originario del Marocco ed era ristretto in carcere per presunte rapina e violenza sessuale. «Questo ulteriore suicidio avvenuto ieri nel carcere di Cremona deve far riflettere sulla condizione in cui vivono i detenuti e su quella in cui è costretto ad operare il personale di Polizia Penitenziaria». (La Provincia di Cremona e Crema)

Dall’inizio dell’anno sono così 59 i suicidi in carcere in Italia, nove solo nel solo mese di luglio, secondo le cifre diffuse dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale. (RSI.ch Informazione)