Tragedia al tribunale di Salerno: detenuto si toglie la vita

Un uomo di 48 anni, originario di Montecorvino Rovella, si è tolto la vita nel bagno della camera di sicurezza del tribunale di Salerno. L'uomo era stato arrestato il 2 agosto per violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa. Era in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.

Il detenuto ha chiesto di andare in bagno mentre si trovava nelle camere di stazionamento della cittadella giudiziaria. Una volta chiusa la porta, si è sfilato i lacci delle scarpe e si è impiccato. Nonostante i soccorsi immediati e il trasporto in ospedale, l'uomo è deceduto poco dopo.

Questo tragico episodio è solo l'ultimo di una serie di suicidi che stanno colpendo il sistema penitenziario italiano. Dall'inizio dell'anno, 63 detenuti si sono tolti la vita, a cui si aggiungono 7 appartenenti alla polizia penitenziaria. La situazione nelle carceri italiane è stata a lungo oggetto di denunce da parte di avvocati, attivisti e organizzazioni per i diritti umani.

L'ennesimo suicidio evidenzia l'urgenza di una riforma strutturale del sistema penale e penitenziario italiano. Le condizioni di sovraffollamento e la mancanza di supporto psicologico adeguato sono solo alcune delle criticità che devono essere affrontate per prevenire ulteriori tragedie.

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