Conte: “Il Movimento resti progressista oppure per coerenza non sarò io il leader”

Conte: “Il Movimento resti progressista oppure per coerenza non sarò io il leader”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

«Da oggi a domenica i nostri iscritti potranno votare online e decidere quel che saremo. Abbiamo un obiettivo ambizioso, che culminerà con l’assemblea costituente di sabato e domenica: rigenerarci, scuoterci, dare nuove idee al Movimento, riaccendendo l’entusiasmo e facendo sentire tutti protagonisti del nuovo percorso. Nessuno lo ha fatto con coraggio e umiltà, come stiamo facendo noi». Preside… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

Ma le scorse settimane sono state tortuose e hanno segnato una frattura sempre più ampia con Beppe Grillo. Il momento della resa dei conti è arrivato: da oggi fino a domenica l'assemblea degli iscritti è chiamata a decretare le sorti del Movimento 5 Stelle. (il Giornale)

Si apre la fase finale della Costituente dei 5 Stelle e rischia di diventare una vera e propria resa dei conti tra Conte e Grillo. (LA NOTIZIA)

Roberto Fico è, non da oggi, uno dei più convinti sostenitori della collocazione dei 5 stelle nel campo progressista. «Ed è una scelta che difendo con forza», spiega l’ex presidente della Camera. (La Stampa)

Ancora tu. Il futuro del M5s passa da Vito Crimi, in versione anti-Grillo

Le votazioni dell'assemblea costituente del M5S, programmata per il fine settimana a Roma, in realtà cominciano online questa mattina, per poi concludersi domenica alle 15. Ci sono quesiti relativi ai temi scelti come prioritari dagli iscritti (dalle politiche sanitarie a quell… (la Repubblica)

L'esperienza di Giuseppe Conte alla guida del Movimento Cinque Stelle è arrivata al capolinea? "Mi sembra evidente che se dalla costituente dovesse emergere una traiettoria politica opposta a quella portata avanti finora dalla mia leadership, mi farei da parte. (Liberoquotidiano.it)

Grillino ortodosso quando a comando c’erano Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, dimaiano quando il capo era l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio, quindi contiano di ferro, in una traiettoria che lo ha visto passare da so… Il futuro del Movimento Cinque Stelle è nelle mani dell’uomo che è un po’ lo zelig dei Cinque Stelle. (L'HuffPost)