Tour de France, le pagelle: Pogacar da 10, Vingegaard merita 8,5. Ciccone da 7,5

Tour de France, le pagelle: Pogacar da 10, Vingegaard merita 8,5. Ciccone da 7,5
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La Gazzetta dello Sport SPORT

Dopo la sua terza vittoria di tappa in questa edizione della Boucle, Pogacar è ormai a un passo dalla doppietta Giro d’Italia-Tour de France. Lo sloveno potrebbe eguagliare la leggenda Marco Pantani, che raggiunse il traguardo il 2 agosto 1998. La leggenda si tramanderà ai posteri, l’impresa di Plateau de Beille verrà studiata al microscopio come si deve a tutte le meraviglie della natura. La scalata di ieri, secondo colpo pirenaico dopo quello di Pla d’Adet di sabato, resterà nell’antologia del Tour e ha permesso a Tadej Pogacar di mettere le mani su questa Boucle: è sua, la stringe forte nel pugno, difficile pensare che qualcuno possa strappargliela via negli ultimi sei giorni (duri) di corsa. (La Gazzetta dello Sport)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Tadej Pogacar (UAE Emirates) andrà al secondo giorno di riposo da ormai padrone del Tour. Il giorno dopo il successo sul Pla d’Adet, la maglia gialla ha vinto la tappa regina di questo Tour de France, tra Loudenvielle e Plateau de Beille, con 1’08” di vantaggio sul secondo classificato Jonas Vingegaard (2° in classifica generale a +3’09”). (BDC Mag)

Il danese però non è deluso o amareggiato e oltre a riconoscere la superiorità di Pogacar, è certo di aver fatto una delle sue migliori prestazioni di sempre. (TUTTOBICIWEB.it)

C’è ancora qualcosa per cui giocare, naturalmente, anche se molto sembra già deciso. Andiamo a vedere tutto sulla Boucle e le quote dei siti di bookmakers online ricordandovi sempre che su Assopoker ci sono le sezioni Pronostici Oggi e Schedine Oggi. (Assopoker)

Pogaçar, il cannibale che sta dominando il Tour de France

Una volata con chi, che era da solo? Chi lo sa, lui dice sempre che non sa esattamente chi fosse, questo Pantani di cui tutti gli continuano a parlare, Pantani qui Pantani là, ma è probabile che a Plateau de Beille Tadej stesse facendo una volata proprio con lui, con Marco, perché no. (La Gazzetta dello Sport)

Senza calcoli di classifiche, alleanze e conveniente. E’ il nuovo cannibale del ciclismo mondiale, ma per fortuna è diverso da quelli chye lo hanno preceduto. (Panorama)

: "È stata una delle migliori salite di sempre. Quando ho guardato i miei valori dopo… è stato pazzesco. Soprattutto la parte in cui Jorgenson e Vingegaard hanno accelerato. Poi ho pedalato i valori più alti di sempre nella mia carriera. (Eurosport IT)