Virus Oropouche, allerta Oms per possibili rischi su donne incinte. Cosa sappiamo finora

Virus Oropouche, allerta Oms per possibili rischi su donne incinte. Cosa sappiamo finora
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
QUOTIDIANO NAZIONALE SALUTE

– Dopo i timori per l'aviaria dell'infettivologo Bassetti e la malattia di Newcastle, di cui è stato segnalato un focolaio in Brasile, arriva un un "alert epidemiologico" sulla febbre Oropouche, l'infezione virale trasmessa da moscerini e zanzare di cui recentemente sono stati registrati 4 casi anche in Italia. A lanciare l'allerta è la Pan American Health Organization (Paho), l'ufficio per le Americhe dell'Oms, che segnala due possibili casi di trasmissione del virus da madre a feto durante la gravidanza, con effetti negativi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri media

La malattia è una arbovirosi (ovvero una zoonosi causata da virus trasmessi da vettori artropodi come zanzare, zecche e pappataci tramite morsoo puntura) derivante dal virus Oropouche (OROV), un virus a Rna che fa parte del genere Orthobunyavirus della famiglia Peribunyaviridae. (Corriere della Sera)

Due le donne morte in Brasile, prime vittime ufficili di questo virus. Il Ministero della Salute brasiliano ha confermato due decessi dovuti alla febbre Oropouche, nello Stato di Bahia, in Brasile: si tratta dei primi registrati a livello mondiale. (ilmessaggero.it)

Pubblicità Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno, riguardava un giovane di 24 anni di Valença, deceduto a marzo. (la VOCE del TRENTINO)

In Brasile i primi due morti di febbre Oropuche al mondo

Il primo caso europeo era stato individuato in Veneto nel giugno scorso e aveva avuto come protagonista un ragazzo di 25 anni di ritorno da una vacanza in Sud America. La febbre Oropouche è in Italia (italiasalute)

Febbre Oropouche, due morti in Brasile Febbre Oropouche, due morti in Brasile (Virgilio Notizie)

La febbre di Oropouche è un'infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. (Il Messaggero Veneto)