Kiev: “Colpiti da uno dei più potenti attacchi russi su civili e infrastrutture”. Blackout nella capitale e in tre regioni. La Polonia fa decollare i caccia
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– Massiccio attacco missilistico questa mattina della Russia sull’Ucraina: raid diretti in particolare contro le infrastrutture energetiche. L'agenzia Unian, citando il sito Dtek, ha riferito che, sulla scia degli attacchi, sono anche stati provocati dei blackout d'emergenza "in una serie di aree". I blackout, oltre "alla regione di Kiev, hanno interessato il Donetsk e in direzione di Ukrenergo". "Nello spazio aereo ucraino – ha aggiunto Unian – sono stati individuati contemporaneamente 45 missili". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sono state colpite in particolare le infrastrutture dell'energia. Il ministro degli Esteri, Andriï Sybiga, ha dichiarato che le forze di Mosca hanno colpito, "con missili e droni città pacifiche, civili nel sonno e infrastrutture essenziali". (Adnkronos)
In totale, circa 120 missili e 90 droni. Nel corso della notte e della mattinata, i terroristi russi hanno utilizzato droni di vario tipo, in particolare gli Shahed, ma anche missili da crociera, missili balistici e ipersonici Zirkon, Iskander e Kinzhal. (La Nuova Venezia)
I massicci bombardamenti hanno allertato il Paese Nato. La maggior parte degli attacchi a Zaporizhzhia, Odessa, Mykolaiv e Chernihiv (Open)
La Polonia manda in azione i jet da combattimento durante il "massiccio attacco" della Russia in Ucraina. L'esercito polacco ha annunciato di aver fatto decollare i jet da combattimento e di aver mobilitato "tutte le forze e le risorse disponibili" per proteggere il proprio territorio durante un "attacco massiccio" di missili e droni russi contro l'Ucraina. (Italia Oggi)
Raid russi a Kiev e in altre città. La Polonia fa decollare i caccia (la Repubblica)
Kiev «farà di tutto» per porre fine alla guerra nel 2025 «attraverso la via diplomatica», ma partendo da una «Ucraina forte», dice Zelensky all'indomani della telefonata tra Scholz e Putin. Su iniziativa della premier Meloni, i sette Grandi hanno firmato una nuova dichiarazione per i mille giorni dall'aggressione di Mosca: «Putin è l'unico ostacolo alla pace». (ilgazzettino.it)