Nuovi dazi Usa su vino e cibo italiano, il ministro Tajani ne parlerà con l'amministrazione Trump
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Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha espresso preoccupazione per i possibili dazi annunciati da Donald Trump sui prodotti provenienti dall'Europa, compreso il settore agroalimentare. Durante la presentazione della nona edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, in programma dal 18 al 24 novembre, Tajani ha dichiarato che affronterà la questione con l'amministrazione Trump. Nonostante la vicinanza politica dimostrata al 47esimo presidente degli Stati Uniti, il ministro ha sottolineato l'importanza di proteggere gli interessi italiani.
Stefano Feltri, in un articolo pubblicato su Vanity Fair, ha analizzato le misure economiche di Trump, evidenziando come queste potrebbero gravare sugli americani più poveri e avere un effetto valanga sull'Unione Europea. La vittoria di Trump alle elezioni presidenziali americane ha suscitato reazioni contrastanti tra main street e Wall Street, con l'economia reale e la finanza che leggono l'evento in maniera opposta. Gli elettori che non hanno votato per il candidato repubblicano temono quattro anni di caos, attacchi ai diritti civili, inclusi l'aborto, tagli al welfare e alla pubblica amministrazione, e forse la fine della democrazia americana.
Con la vittoria di Trump, i dazi sulle importazioni dalla Cina minacciano di alzare i costi in settori chiave come l'elettronica, gli elettrodomestici e l'arredamento. Tuttavia, un nuovo accordo strategico offre opportunità di crescita per l'arredamento italiano. Il tema dei dazi torna quindi in primo piano, con la politica protezionistica di Trump che potrebbe avere un impatto rilevante su vari settori. L'Europa sta facendo i conti con l'America di Trump, e durante la sua campagna elettorale, l'attuale Presidente degli Stati Uniti ha prospettato il ricorso ai dazi verso l'Europa. Alcune economie europee sono più esposte rispetto ad altre.
L'impatto dei nuovi dazi non sarà immediato, ma il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, ha inserito nelle previsioni sulla crescita dei Paesi e dell'UE anche questa possibilità.