Conceiçao cambia la testa al Milan e fa la storia. L'Inter invece si butta via
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Ci sono partite che valgono più di una vittoria, più di una coppa e anche di una Supercoppa. Ci sono partite che sono storia e fanno la storia. Come questo derby, che il Milan si è preso quando lo aveva già perso perché l’Inter - più forte, avanti tredici punti in campionato, favoritissima - era avanti addirittura di due gol all’inizio della ripresa. Sembrava finita, la festa nerazzurra era pronta, c’era tutto per una grande notte interista: il ritorno al gol di Lautaro, la prima rete su azione di Taremi. (La Gazzetta dello Sport)
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Quando gli allenatori ci spiegano che i numeri dei moduli contano relativamente perché è l’atteggiamento a fare la differenza, intendono esattamente quanto di strepitoso ha fatto vedere il Milan nella grande rimonta di Riad. (Corriere della Sera)
Soc. int. (Mediaset Infinity)
Prima impostazione spesso affidata a lui: piede. Ma sul bis anche lui colpevole. (Quotidiano Sportivo)
Vincere questa coppa e farlo in un derby è stato speciale e qualcosa di cui dovete essere profondamente orgogliosi". Primo titolo da proprietario del Milan per Gerry Cardinale che attraverso Zlatan Ibrahimovic ha mandato un messaggio ai giocatori, all'allenatore e a tutto lo staff tecnico. (La Gazzetta dello Sport)
Un bel derby, deciso all'ultimo secondo, assegna la Supercoppa al Milan di Conceicao, che appare trasformato, almeno sul piano del carattere: l'Inter infatti va avanti 2-0, con i gol di Lautaro nell'ultima azione del primo tempo, e di Taremi in avvio di ripresa, prima rete dell'iraniano contro un'italiana. (Corriere della Sera)
"La stagione sin qui è stata impegnativa – ha aggiunto – ma godetevi questo momento e con questa spinta tornate in Italia per rivendicare il posto che spetta al Milan ai vertici della Serie A. "Congratulazioni per questo straordinario risultato. (la Repubblica)