Le magliette di Trump dopo l'attentato vanno a ruba (poi spariscono dai siti di e-commerce cinesi)

Le magliette di Trump dopo l'attentato vanno a ruba (poi spariscono dai siti di e-commerce cinesi)
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RaiNews ESTERI

Le magliette con l'immagine simbolo di Donald Trump che agita il pugno con il volto rigato di sangue mentre gli agenti dei servizi segreti lo portano via dal palco di Butler erano già in vendita qualche ore dopo l'attentato, disponibili per pochi dollari sulle principali piattaforme di e-commerce cinesi come Taobao e JD.com. E da lì, rapidamente, anche sulle bancherelle e i negozi di souvenir delle città americane. (RaiNews)

Se ne è parlato anche su altri media

E se i Maga (Make America Great Again), coi cappellini da baseball rossi, saranno affiancati da milioni di cittadini ex incerti convinti a votare dal gesto da condottiero imbufalito, dal pugnone alzato dopo la pallottola di striscio, mentre il servizio segreto cercava di portarlo via. (La Stampa)

E' stato un attimo: sino a poche ore prima dell'assalto, in produzione e circolazione c'erano le magliette con lo slogan storico di Trump, quello con cui il tycoon aveva portato avanti la sua prima campagna elettorale "Make America great again". (TGLA7)

Di Tito Borsa Non penso di esagerare se dico che quella probabilmente diventerà una delle foto del secolo perché ha dentro di sé tutti gli elementi narrativi necessari per raccontare quello che è successo a Butler, Pennsylvania. (Il Fatto Quotidiano)

Dopo l’attentato a Trump: qualcosa è cambiato?

Rapidità nel chinarsi prima, per evitare di essere colpito dal cecchino. La sua immagine con l'orecchio insanguinato e il pugno rivolto in alto è potente, elettoralmente utilissima, clamorosa. (il Giornale)

Questo articolo su Donald Trump è pubblicato sul numero 30-31 di Vanity Fair in edicola fino al 30 luglio 2024. La foto di Donald Trump che alza il pugno al cielo e invita a «combattere», dopo che un proiettile ha mancato di poco il suo cervello per colpire solo l’orecchio, resterà il simbolo di questa estate di campagna elettorale americana. (Vanity Fair Italia)

Un appassionato di armi ha sparato al candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump. Una cosa però è certa: a questo punto le elezioni i del 5 novembre Trump può solo perderle, perché stante così le cose è diventato l’eroe americano a tutto tondo: sangue, capacità di rialzarsi, corpo offerto al racconto epico, pugno chiuso per garantire la propria voglia di rinascere e combattere. (Il Piccolo Faenza)