Siria, l'inviato dell'Onu chiede "elezioni libere e giuste" dopo la transizione
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L’inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto «elezioni libere e giuste» e assistenza umanitaria per la Siria, esprimendo la speranza di una soluzione politica nel nord-est, dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. Rivolgendosi ai giornalisti a Damasco, Pedersen ha espresso la speranza di «elezioni libere e giuste dopo un periodo di transizione», chiedendo anche «assistenza umanitaria immediata» per il paese dilaniato dalla guerra e affermando che «speriamo di vedere una soluzione politica» nel nord-est controllato dai curdi (Gazzetta del Sud)
Su altri giornali
Mosca prosegue intanto il ritiro dal Paese mediorientale. Sol fronte israelo-palestinese, un alto funzionario di Hamas afferma che "c'è un'eccellente opportunità" per annunciare un accordo sugli ostaggi e una tregua nella Striscia di Gaza entro fine anno se Trump riesce a convincere Netanyahu. (la Repubblica)
E' quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che è necessario consentire ai siriani di determinare il "loro futuro". Il consiglio di sicurezza dell'Onu chiede anche alla Siria e ai Paesi vicini di evitare qualsiasi azione che possa mettere a rischio la stabilità regionale. (Tuttosport)
Il capo di Stato maggiore Halevi ha aggiunto ieri che Israele «non sta interferendo con ciò che sta accadendo in Siria». Almeno 40 azioni. (il Giornale)
Riprende anche l'attività diplomatica con la riapertura delle ambasciate: dopo la rappresentanza turca, da domani anche il Qatar, assente da 13 anni, ha annunciato la riapertura dei propri uffici a Damasco (Vatican News - Italiano)
Siria, inviato delle Nazioni Unite Pedersen incontra al-Jolani 16 dicembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
L'inviato speciale delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha chiesto "elezioni libere e giuste" in Siria e ha sollecitato assistenza umanitaria al paese dilaniato dalla guerra dopo la cacciata di Bashar al-Assad questo mese. (Tiscali Notizie)