Siria, la guerra in diretta | Blinken: «Israele ha raggiunto gli obiettivi a Gaza, ora un accordo»
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«Israele ha raggiunto i suoi obiettivi militari fondamentali necessari per aiutare a garantire che il 7 ottobre non accada mai più: smantellarel'organizzazione militare di Hamas e occuparsi dei leader che erano responsabili. Quindi, questo è il momento di porre fine a tutto questo in un modo che riporti a casa gli ostaggi». Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ai giornalisti al termine dei colloqui sulla Siria ad Aqaba, ribadendo la necessità di un accordo sui prigionieri ancora inmano ad Hamas. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
E' quanto si legge in una nota, dove si sottolinea che è necessario consentire ai siriani di determinare il "loro futuro". Il consiglio di sicurezza dell'Onu chiede anche alla Siria e ai Paesi vicini di evitare qualsiasi azione che possa mettere a rischio la stabilità regionale. (Tuttosport)
Onu: in Siria sfide enormi da gestire o svolta in peggio Milano, 17 dic. "Molti sono preoccupati per il futuro. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'inviato delle Nazioni Unite Geir Pedersen ha incontrato nelle scorse ore a Damasco il leader siriano Abu Muhammad al-Jolani. I due hanno discusso dei cambiamenti avvenuti sulla scena politica che rendono necessario aggiornare la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU del 2015 che stabiliva una tabella di marcia per una soluzione politica in Siria. (Il Sole 24 ORE)
Il premier israeliano Netanyahu ha spiegato giorni fa che i raid sono necessari «per impedire che le armi strategiche dell'ex regime finiscano nelle mani dei jihadisti». Nel mirino depositi di missili balistici, un aeroporto e laboratori di ricerca. (il Giornale)
Secondo quanto diffuso dal canale Telegram dell’ormai ex gruppo terroristico, nato da una costola di Al-Qaeda, al Jolani – all’anagrafe Ahmad al Sharaa – e il rappresentante Onu hanno discusso della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. (Contropiano)
Siria, trovata una nuova fossa comune alle porte di Damasco che conterrebbe "500mila corpi", Mouaz Moustafa, direttore della Syrian Emergency Task Force aveva dichiarato: "Era una delle 5 identificate nel corso degli anni". (Il Giornale d'Italia)