Uccise due donne, i giudici negano l’ergastolo: «Ha agito per motivi umanamente comprensibili»

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Il Sole 24 ORE INTERNO

Un doppio femminicidio, madre e figlia assassinate a fucilate, punito non con l’ergastolo chiesto dall’accusa ma con 30 anni di reclusione. La decisione è del 9 ottobre e la sentenza depositata nei giorni scorsi fa discutere: l’imputato, Salvatore Montefusco, avrebbe agito spinto da motivi che, per la Corte di assise di Modena, sono umanamente comprensibili e per questo la sua condotta va sanzionata con una pena minore. (Il Sole 24 ORE)

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Gabriela uccisa insieme alla figlia, parla la sorella: “Omicida evita ergastolo? Condanna a vita è nostra” La sorella di Gabriela Trandafir, uccisa a fucilate insieme alla figlia Renata (22 anni) da Salvatore Montefusco il 13 giugno 2022 nel Modenese, ha affidato a un video il dolore e la rabbia per quanto riportato nelle motivazioni della sentenza che condanna a 30 anni Montefusco. (Fanpage.it)

Sono le 19 quando si fa il bilancio delle dichiarazioni alle agenzie: almeno una quarantina, a poche ore dalla notizia delle motivazioni con cui la Corte d’assise di Modena ha deciso di condannare a trent’anni anziché all’ergastolo Salvatore Montefusco, il 73enne che il 13 giugno del 2022 uccise a fucilate la moglie Gabriela Trandafir e la figlia di lei Renata, a Cavazzona, frazione di Castelfranco Emilia. (Il Dubbio)

“Incontro cordiale e concreto – ha dichiarato Alemanno – d’altra parte è nota la concretezza del deputato Gusmeroli, che ringrazio della disponibilità, così come è noto il suo impegno di parlamentare in ambito fiscale e in tema di attività produttive tra cui anche quelle professionali, abbiamo parlato infatti di problematiche relative alle proposte di riforma di categorie professionali e della tutela del professionista in malattia, due argomenti su cui si baseranno anche i prossimi incontri in programma”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ergastolo, chiede l’accusa. In tanti però non comprendono le motivazioni della sentenza sulla morte di Gabriela Renata Tradafir, 47 anni, e di sua figlia, Renata Alexandra, 22 anni, per mano del marito della prima, a colpi di fucile (a canne mozze e con matricola abrasa, ndr), nella casa in cui vivevano a Castelfranco Emilia. (ilmessaggero.it)

Colpevoli di essersela cercata Alla fine è la solita storia, alla fine se l'è (se la sono) cercata. Nel giugno 2022, a Modena, Salvatore Montefusco uccise a fucilate Gabriela Trandafir, 47 anni, e la figlia 22enne di lei, Renata. (Today.it)

È il caso della sentenza di Modena, nei confronti della quale il disgusto è bipartisan. Nell’epoca delle divisioni manichee, ci sono davvero poche notizie che mettono tutti d’accordo. (il Giornale)